di Gianni Massaro
Ibrahimovic potrebbe essere padre, giovanissimo, di un talento emergente italiano, in forza alla Roma.
Sopraffina ricamatura ed estemporanee giocate, Nicolò Zaniolo da Massa, oro giallorosso. Ben diciotto anni di differenza, quando Ibracadabra forniva i primi squilli e trucchi da eccelso prestigiatore vibrante nel nostro campionato Zaniolo si apprestava ad iniziare il percorso scolastico alle elementari, formalmente scuola primaria.
Col tempo il ragazzo scandinavo ha assunto le vesti del totem, peso specifico nell’arco della Serie A galattico.
Zaniolo rappresenta invece il più dominante prospetto di calciatore italiano nato nell’ultimo ventennio, ventuno essendo esatti gli anni del 22 romanista.
Forza poderosa, sgroppate all’allargarsi di spazi, in progressione arduo compito arginarlo.
Scevro di geometrie limpide sacerdotali, è un tumultuoso tornado, accelera e decelera a proprio piacimento. Idolo Kakà, meno leggiadro e fantasioso del brasiliano, maggiormente dirompente e potente. Istintivo, un centrocampista offensivo, moderno, eccezionale negli spazi, ugualmente valoroso nello stretto grazie a fisico prestante e tecnica ottimale.
Mancino paradisiaco, fiammeggianti strappi, talvolta eccessivi interventi fallosi.
Un’anarchia parziale, asfaltata da doti immani, struttura muscolare possente, con due arti inferiori al gusto ghisa, colpi straordinari, inserimenti letali, difesa della sfera qualitativa.
Il gol facilmente perseguito, in Italia otto vittime mietute nei due primi anni di alto livello.
Il Milan e la Fiorentina, squadra in cui ha militato molto nelle giovanili, colpite nella fase exploit e in ‘stadio’ conferma, due stagioni altamente divergenti. Un grave infortunio ne ha concluso prematuramente mezzo anno solare, virus ignobili hanno riaperto porte che parevano chiuse. Il 2019-20 del centrocampista massese è ripreso a luglio, punendo Brescia prima, e Spal in secondo tempo con un’esecuzione da solista puro, consistente massa muscolare nuovamente tonica, Zaniolo torna a splendere, versione Zanioro.