di Giuseppe Porro
Che città magnifica che è Roma e non stiamo parlando della sua bellezza storica; imperiale ed immortale. Per chi non è romano e non vive Roma quotidianamente, non sa che la città di Roma per l’appunto vive e respira romanità in ogni angolo della città stessa; in ogni bar o ufficio, in ogni supermercato o semplicemente in ogni piazza grazie e non solo al Belli e al Trilussa. I romani si sentono tutti novelli Rugantino quando si parla di calcio, non solo a Trastevere e a Testaccio, qui in città ci si nutre di calcio ventiquattro ore su ventiquattro. Parlando della sfera di cuoio ci si ritrova subito immersi nelle leggende metropolitane che fanno parte della storia, della tradizione e del vivere quotidiano della città. Ma analizziamo la situazione che è al limite del paradossale.
Padkin e Friellotta
19 Agosto 2020, la liberazione della Roma almeno per molti tifosi della Roma. La fine dell’epoca Pallotta e l’arrivo dei Friedkin a liberare proprio la Roma da chi era venuto a fare solo e il proprio business. Poi a passaggio avvenuto, il mancato arrivo dei nuovi proprietari (dati in arrivo proprio il prossimo week-end) e le mancate parole, arrivate in seguito, non hanno stuzzicato il palato di molti degli ascoltatori che si aspettavano squilli di trombe e nomi altisonanti; il mercato che non decolla (con le uniche voci prevalentemente in uscita), hanno fatto delirare i tifosi (alcuni) arrivando ad affermare di essere caduti dalla padella alla brace, ovvero da Padkin a Friellotta o viceversa, praticamente tutto come prima.
Conclusioni
La realtà è un altra, lasciando stare i processi sommari e le chiacchiere da bar, e aspettando l’arrivo imminente di Dan e Ryan Friedkin, le parole dei nuovi proprietari sono state di basso profilo ma molto realistiche, senza proclami, voli pindarici e tuffi in piscina ma con una gran voglia di lavorare, e lavorare bene, garantendo impegno ed entusiasmo risvegliando il gigante addormentato.