Nicola Ciaccirelli
Buona la prima di Andre Pirlo sulla panchina della Juventus. Vittoria convincente (3-0) sulla Samp di Ranieri e sprazzi di bel gioco.
Il nuovo mister sorprende tutti subito facendo esordire dall’inizio l’under 23 Frabotta, causa infortunio Alex Sandro. Quello di Pirlo è un 3-4-1-2, con Rabiot e l’americano McKennie (non Bentancur) centrali in mediana e Ramsey più avanti a supportare Cristiano e Kulusevski. Sarà proprio la posizione del gallese a mandare in tilt i blucerchiati, incapaci di frapporre qualcuno ai movimenti tra le linee di Aaron. A colpire della prestazione della Signora non è solo il buon fraseggio messo in mostra, ma anche se non soprattutto l’aggressività nel recupero palla. La volontà di Pirlo è chiara, non una pressione di reparto ma uno contro uno e, spesso, dei raddoppi puntuali e precisi sul portatore di palla avversario. Qualcosa visto già nell’Atalanta di Gasperini.
In fase di possesso la Juve, più che verticalizzare, cerca di giocare in ampiezza. L’intenzione di Pirlo è quello di sfruttare ancor di più le fasce quando arriverà il tanto agognato attaccante. Per il momento ci si ”accontenta” del primo gol, e che gol, di Deja Kulusevski: un pat di piattone che non lascia scampo ad Audero. Lo svedese fa le veci di un Cristiano impreciso, ma comunque a segno nel finale di match, e sblocca la gara. Juve troppo più forte e più convinta di una Samp sin troppo rinunciataria nei primi 45 minuti e leggermente più garibaldina nella ripresa con gli ingressi di Yoshida, Ramirez e Quaglairella. Bonucci fa 2-0, poi qualche piccola disattenzione che potrebbe far rientrare la Doria in gara. La Juve non paga pegno e chiude il conto con CR7.
In attesa di test più probanti Andrea Pirlo può dirsi ampiamente soddisfatto di come alcuni dei suoi dettami siano stati recepiti già dai suoi.