di Daniele Craviotto
Esattamente un anno fa, il 12/10/19, si insediava sulla panchina blucerchiata, un uomo pronto ad affrontare l’ennesima sfida che la sua lunga carriera gli forniva. Un confronto arduo e un’impresa ripida come le scogliere della Liguria, ma Claudio Ranieri ha approcciato fin da subito con il suo stile di allenatore, ma soprattutto uomo, di tempi che sembrano lontani secoli, ma che suscitano un pizzico di nostalgia nella mente degli appassionati di lungo corso. Sembra, tuttavia, che fin dal primo momento abbia avuto il merito di calarsi in una realtà complessa come quella di Genova, dove a primo impatto si percepisce un senso di distaccamento nei rapporti, ma sorprendentemente si rivela esplosiva e passionale se analizzata nelle sue profondità. Proprio su questo l’allenatore ha fatto leva l’allenatore romano utilizzando i termini <prestigio> ed orgoglio per essere arrivato alla Sampdoria, nonostante fosse fanalino di coda con solo 3 punti acquisiti in 7 partite, ma ha nuovamente citato il secondo termine per dare la sveglia alla squadra che doveva restituire qualcosa ad una tifoseria che sempre l’aveva sostenuta. 12 mesi da montagne russe: un inizio positivo contro la sua Roma bloccato sul pari, come con la tritatutto Atalanta costretta a lasciare intonso il proprio tabellino marcatori; la prima vittoria a Ferrara; il pari a tempo scaduto nello scontro salvezza con il Lecce; il crollo di Cagliari; il derby vinto e la convincente vittoria contro il Brescia, prima di un nuovo appannamento; il lockdown e la positività al Covid di parecchi dei propri ragazzi; la ripresa e la salvezza raggiunta con 4 turni d’anticipo ed infine(dopo il primo derby perso in carriera) il nuovo campionato iniziato un pochino zoppicando. Un mister che ha saputo entrare in contatto con i tifosi, elogiandoli più volte pubblicamente con il dispiacere di non poter regalare una grande stagione, ma la gioia di aver dato loro una salvezza anticipata che nessuno si sarebbe aspettato al suo arrivo. Comunque proseguirà la storia tra la Sampdoria e sir Claudio, potrà dire di aver vinto anche questa, riuscendo ad essere, ad oggi, l’unico garante di spessore all’esterno (lo si è visto nel mercato), ma in primis è riuscito a ridare orgoglio a chi per la Samp ci sarà sempre.