(di Giuseppe Porro)
DZ86MK89PE87 letto così sembra un banalissimo codice fiscale, invece può essere la chiave per portare finalmente un trofeo in casa Roma. Il codice giallorosso, è la formula giusta per arrivare alla fine del torneo continentale europeo, riuscendo finalmente ad alzare quella che a Roma manca da tantissimo tempo (1961) ovvero quella che al secolo scorso si chiamava Coppa delle Fiere ed ora è la moderna Europa League.
La formula di questo codice, ha la sua essenza nei tre protagonisti che lo formano, tre campioni tre, ovvero:
Edin Dzeko (classe ’86); Henrikh Mkhitaryan (classe ’89) e Pedro (classe ’87). Campioni con classe cristallina, tecnica sopraffina, ma soprattutto esperienza da vendere. Esperienza, che messa al servizio della Roma può risultare decisiva ai fini di una ricercatissima vittoria.
Wolfsburg, Manchester City, Shakhtar Donetsk. Borussia Dortmund, Manchester United, Arsenal, Barcellona e Chelsea. Sono alcuni dei nomi dei club dove i tre campioni hanno militato e soprattutto vinto, sempre da protagonisti e non semplici comparse. Tutto questo può far ben sperare la Roma che nella trazione anteriore rinnova la sua forza, e la sua sete di vittoria.
Anche se non più giovanissimi, i tre attaccanti giallorossi possono far vincere finalmente qualcosa alla Roma per il peso che danno al reparto offensivo, insomma tanta roba che abbiamo visto e anche funzionale. Quando la Roma occupa la mediana avversaria difficilmente sbaglia un azione, portando a casa il frutto della suddetta azione.
La prova del nove non sarà contro gli svizzeri dello Young Boys, ma lunedì sera nel big-match contro il ritrovato Milan di Zlatan Ibrahimovic. Per vedere invece il codice fiscale all’opera in Europa League bisognerà che la Roma vada più avanti possibile nella competizione, ovvero quando scenderanno le eliminate dalla Champions League e il torneo diventerà più interessante. Quindi Roma, mostra il codice e niente scherzi.