Nicola Ciacciarelli
Comincia bene il nuovo anno juventino. La Signora batte l’Udinese 4-1, tiene il passo delle altre in classifica e si rialza dopo la batosta con la Fiorentina.
Il risultato però non fotografa in pieno la partita. I bianconeri non sciorinano un calcio indimenticabile e rischiano di andar sotto ad inizio gara. Ci pensa il VAR, infatti, ad annullare (giustamente) la rete di De Paul per un mani dello stesso sul principio dell’azione. In fase di non possesso la Juve mostra i soliti problemi. Troppo facile per gli avversari metterla in difficoltà con lanci lunghi che prendono alle spalle il centrocampo, mentre la difesa soffre gli attaccanti che aggrediscono la profondità come Lasagna.
Il gol annullato sveglia i ragazzi di Pirlo, che però senza Morata ruminano calcio mancando in pericolosità. Brava Madama, allora, ad aspettare e a giocare sulle debolezze altrui. Palla recuperata di Ramsey a De Paul e solito Cristiano che la butta implacabilmente dentro. L’Udinese perde le misure e pian piano si sfalda, lasciando varchi invitanti alla Juve. Nella ripresa Cristiano prima inventa per Chiesa, poi finalizza un altro recupero palla a centrocampo (stavolta di Bentancur) per fare il tris. Il resto della gara è accademia. I friulani trovano il meritato gol della bandiera con Zeegelaar e Dybala arrotonda con un bel tocco di destro davanti a Musso.
La Juve di ieri mostra a tutti la sua enorme potenza quando ha spazio per offendere. Il recupero in pressione diventa fondamentale per Pirlo e i suoi, perchè consente poi di attaccare in parità numerica e di aver più spazio per concludere. Permangono però alcune perplessità su un approccio alla gara non soddisfacente, che rischia di compromettere il prosieguo dell’intero match. Con il Milan, mercoledì, per la Juve sarà già l’ora dei primi verdetti.