di Daniele Craviotto
<L’Epifania tutte le feste si porta via>. Tuttavia in serie A sembra essersi portata via gli esiti scontati e questa volta grande merito va alla piccola, ma molto rappresentata, Liguria. Infatti per Sampdoria e Spezia, le premesse di una befana piena di carbone amaro erano tutte presenti. Entrambe affrontavano due delle tre squadre più prolifiche nel turno precedente; l’Inter non perdeva da 13 trasferte consecutive (cioè da dieci mesi) mentre il Napoli era ancora imbattuto al Diego Armando Maradona ( dato che l’ultima sconfitta casalinga era arrivata nello stadio ancora denominato San Paolo). Infatti in questi giorni di prepartita grandissima parte della stampa dava scontate le vittorie di neroazzurri e napoletani, quasi come se le due liguri fossero solamente comparse di un percorso già scritto in attesa del big match di San Siro tra Milan e Juventus. Dunque secondo gli esperti blucerchiati e aquilotti dovevano concentrarsi sul confronto diretto di lunedì, dove molto si sarebbero giocati per il tortuoso cammino verso la salvezza. Probabilmente molti avevano dimenticato la storia biblica di Davide contro Golia, tante volta abusata nelle citazioni. Questa volta, però, non si può non citarla. I motivi: i doriani dopo neanche 10 minuti subiscono l’ennesimo rigore contro e tutto sembra presagire un fato segnato, ma Audero ipnotizza Sanchez e da lì la partita ha preso un’altra strada inaspettata; gli spezzini dopo il pari, rimangono in 10 e sembra che il grande sogno sia infranto; in realtà ne era solo il principio. Ecco in quei due istanti negli occhi di entrambe le compagini, si è visto lo sguardo di quel capolavoro che è il David di Michelangelo. Uno sguardo fiero, carico, determinato e desideroso di smentire l’ovvietà che la scena presentava. Ecco che, allora, i due Davide hanno sconfitto i Golia disattenti e forse anche un po’ supponenti, mostrando una volta di più che di certo nel calcio non c’è nulla. Concludo con un pensiero che ha riguardato queste due partite dove il piccolo ha battuto il grosso. Oggi ho guardato soprattutto la partita di Genova e per la prima volta l’ho fatto a casa di un mio secondo padre che da pochissimo non c’è più. L’ho vissuta con un’incredibile serenità e l’emozione del fischio finale che certificava di avere appena visto un’impresa, mi ha mandato subito a lui il mio pensiero e a come avrebbe esultato di ciò. Allora lo urlo come avresti fatto tu: sì, Roby, per davvero oggi i Davide hanno battuto Golia. Questo mio articolo lo dedico a te.