Pasquale Pollio
Al “Menti” si presentava la capolista Ternana che in diciannove giornate aveva scavato un solco tra lei e le inseguitrici, e che voleva confermare il primato nell’insidiosa trasferta di Castellammare, dal canto suo una Juve Stabia in salute, reduce da sei risultati utili consecutivi, aveva l’ambizione di migliorare la sua classifica, ma al termine della gara erano solo i rossoverdi a gioire conquistando i tre punti con una prestazione in cui dimostravano la loro netta superiorità, ma andiamo per ordine; per l’occasione il tecnico dei campani decideva di schierare il suo canonico 4-3-3 ma, visto l’assenza di “capitan” Mastalli, con interpreti ancora più offensivi e l’esterno d’attacco Fantacci veniva schierato nel ruolo di mezzala, quindi la squadra si presentava in campo con Tomei tra i pali; difesa composta da Garattoni, Troest, Allievi e Rizzo, linea mediana con Vallocchia, Berardocco e Fantacci con Golfo, Romero ed Orlando a comporre il tridente d’attacco, di contro Lucarelli schierava la sua Ternana con il 4-2-3-1
Al fischio d’inizio la Ternana partiva di gran carriera aggredendo le “Vespe” schiacciandole nella loro metà campo ed al minuto dieci era Falletti ad impegnare Tomei con un gran tiro dai sedici metri, il pressing dei rossoverdi era asfissiante e metteva in difficoltà gli stabiesi che non riuscivano mai a costruire delle trame di gioco ed erano costretti ad affidarsi solo a delle sporadiche ripartenze che non portavano veri pericoli alla porta difesa da Iannarilli, anzi erano ancora i rossoverdi a rendersi pericolosi con Falletti che sfiorava l’incrocio dei pali alla sinistra di Tomei, ma il gol era nell’aria ed arrivava al minuto ventisette quando Berardocco regalava una palla in uscita a Peralta che si involava indisturbato verso Tomei e lo batteva con un tiro dal limite dell’area, la Juve Stabia provava a reagire avanzando leggermente il baricentro ma era ancora la Ternana, con Damian, ad impensierire l’estremo difensore gialloblù costretto all’intervento in tuffo per evitare il peggio, poi al quarantaduesimo, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, era Suagher di testa a realizzare il gol del raddoppio, si rientrava così negli spogliatoi con gli umbri meritatamente in vantaggio di due reti.
Alla ripresa delle ostilità Padalino decideva di sostituire l’ammonito Garattoni con Lia mentre Lucarelli confermava l’undici di partenza, ma il copione della gara non cambiava ed al minuto cinquantuno toccava a Vantaggiato, lasciato colpevolmente incustodito dai centrali gialloblù, siglare il gol del tre a zero che di fatto chiudeva il match, anche se nonostante il pesante passivo le “Vespe” provavano a riaprire l’incontro, ma la Dea bendata non era dalla loro parte visto che nelle due occasioni migliori la palla colpiva la traversa, nonostante ciò la gara era sempre in totale controllo della Ternana che espugnando Castellammare mantiene a distanza di sicurezza il Bari, mentre per la Juve Stabia la battuta d’arresto deve essere considerata solo un incidente di percorso che non deve minare le certezze acquisite sino ad ora, perché la stagione è ancora lunga e gli obbiettivi possono essere ancora raggiunti.