Nicola Ciacciarelli
Il primo trofeo stagionale è bianconero. La Juve conquista a Reggio Emilia la Supercoppa battendo il Napoli 2-0. Vittoria di carattere e compattezza, che può dare un’iniezione di fiducia a Pirlo e i suoi per il prosieguo della stagione.
Match gestito da Madama, ma che ha vissuto una sliding door al momento del rigore calciato e sbagliato da Insigne. Tiro dagli undici metri arrivato in una fase di controllo della gara da parte juventina. Una distrazione di McKennie che sarebbe potuta costare cara alla Signora. Un difetto che sembra ripetersi durante il tempo. Ovvero quello di non riuscire a gestire senza sbavature un risultato di vantaggio.
Tutto bene quel che finisce bene, perchè i bianconeri sono riusciti a portare a casa il trofeo anche grazie alla reattività di Szczesny. Decisivo, dopo la parata su Lozano nel primo tempo, nel respingere la conclusione di Politano deviata da Chiellini in pieno recupero. Sarebbe stata una beffa per la Juve, più propositiva del Napoli durante i 90 minuti. Forse una scelta ben precisa, quella di Gattuso, che però non ha pagato dividendi.
I bianconeri hanno avuto il grande merito di concretizzare il momento di massima spinta al 19′ della ripresa con la rete di rapina di Cristiano. Sedicesimo gol in una partita in cui si assegna un trofeo per lui. In una serata in cui non sempre è stato perfetto il portoghese non ha fallito l’unica vera occasione capitata sui suoi piedi, regalando di fatto il primo trofeo ad Andrea Pirlo. Cristiano c’è, seppur in un momento di forma non memorabile ha comunque il guizzo del fuoriclasse. La capacità di sbucare dal nulla ed esser decisivo.
Menzione speciale va a Juan Cuadrado. Dopo settimane out per Covid il colombiano è partito titolare a sorpresa e ha ripagato il mister con una prestazione di corsa e sostanza. La faccia di una Juve non appagata, decisa a rimontare in campionato forte del primo trionfo in stagione.