Pasquale Pollio
La scorsa settimana, a fronte dell’ennesima sconfitta, la Società decideva di confermare la fiducia al tecnico, un tecnico sconfessato non solo dai numeri impietosi ma anche dall’incapacità in un girone di campionato di dare una identità alla squadra, ma per la trasferta di Genova Di Francesco decideva di schierarsi in campo con uno dei pochi moduli tattici adatti ai giocatori a disposizione, il 4-3-2-1, ma nonostante ciò il Cagliari che non vince da dodici giornate, collezionava la sesta sconfitta consecutiva, forse la più immeritata visto la mole di gioco sviluppata dai sardi per gran parte della gara, fermo restando che l’approccio all’incontro come al solito non è stato tra i migliori, incomprensibili inoltre le sostituzioni operate dal tecnico che al minuto settanta, dovendo recuperare il risultato, inseriva Cerri e Sottil per Simeone e Duncan proponendo un nuovo assetto tattico, il 4-3-3 con un tridente offensivo composto da Sottil, Cerri e Joao Pedro, c’è da chiedersi per quale oscuro motivo si possa preferire Cerri a Pavoletti, ed ora con questo risultato il Cagliari chiude il girone d’andata al terzultimo posto con solo quattordici punti conquistati, e per provare a raggiungere la salvezza dovrà disputare un girone di ritorno da Champions League, ma sconcertanti sono state le dichiarazioni del Presidente Giulini ai microfoni di Sky che, invece di comunicare l’immediato esonero del tecnico lo confermava pubblicamente, una scelta che sembra il massimo dell’autolesionismo, considerando che le prossime tre gare vedranno i rossoblù impegnati con Sassuolo, Lazio ed Atalanta.