Roma: Angeli e Demoni

Posted By on Gen 24, 2021 | 0 comments


(di Giuseppe Porro)

Nella città simbolo della cristianità dove tra l’altro e stato girato il film “Angeli e Demoni”, si sta consumando il sequel tra Viale Tolstoj e Via di Trigoria, dove da ieri si comincia a vedere la luce in fondo al tunnel, ma andiamo a provare a sbrogliare la matassa.

Come abbiamo già potuto leggere e sentire, l’uragano che si è abbattuto sulla Roma finalmente ha perso potenza ed è stato declassato a semplice bufera, mentre (anche se a Roma e brutto tempo) si comincia a vedere il sole, grazie alla vittoria rocambolesca di ieri.

Al 90° con il 3-3 di Daniele Verde sono riaffiorati tutti i demoni della settimana: liti, malumori, ammutinamenti e addirittura risse sfiorate, sceneggiature che solo la città della grande bellezza può regalare.

Poi quando tutto sembra perduto, il capitano Lorenzo Pellegrini segna il gol risolutivo che squarcia il cielo facendo sparire i demoni, e gli angeli sembrano unirsi all’abbraccio che tutta la squadra Fonseca compreso hanno a fine gara.

Ora con la Roma terza in classifica a sei punti dalla capolista Milan, un girone intero da giocare con probabilmente El Shaarawy e Reynolds in più, insieme al vero acquisto di primavera che sarà Zaniolo, bisognerà pensare solo al campo visto che Fonseca ha avuto la fiducia della società.

Società che non ha fatto un passo indietro, anzi al vociferare ed al chiacchiericcio ha risposto rinforzando la squadra sul mercato e non alimentando le chiacchiere che vedono uno spogliatoio spaccato con Dzeko sul piede di partenza.

Ieri la squadra era tutta allo stadio, Dzeko (capitano) compreso. Se Pellegrini (vice capitano) e Dzeko sono in simbiosi e il vice capitano è con Fonseca (visto l’abbraccio vero tra i due) ci rimane difficile credere in una non ricucitura dello strappo (se strappo c’è stato).

Anche perché il tempo a disposizione di Pinto è stretto (manca una settimana alla fine del mercato), e vendere Dzeko (che ha un ingaggio alto) e trovare una prima punta vera all’altezza del bosniaco è difficile, come è difficile per il bosniaco trovare una squadra all’altezza della Roma.

Le uniche alternative avrebbero potuto essere Milik che si era promesso alla Roma ma passato al Marsiglia, e Icardi (scambio, Florenzi e conguaglio) perché comprare ex campioni significa fare un passo indietro.

Quindi il nostro pensiero è che si ricucirà lo strappo perché vincere aiuta a vincere, e la Roma ha bisogno di serenità anche grazie e soprattutto a Lorenzo Pellegrini, criticato ed ora idolatrato dalla città che troppo spesso si dimentica dei propri figli, grazie ai social ed ai media che in nessuna città del mondo hanno la cassa di risonanza della capitale.

Ora con una competizione in meno, una dirigenza finalmente all’altezza, ed una rosa competitiva, bisognerà vedere il bicchiere mezzo pieno, partendo da domenica contro il Verona nella prima gara del girone di ritorno, il resto sono solo chiacchiere, chiacchiere da bar.

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