Il baston bastion contrario Chiellini

Posted By on Feb 3, 2021 | 0 comments


di Gianni Massaro

 

Una difesa improvvisamente parsa assai più granitica, e il motivo è alquanto constatabile, certo, e ha la numero tre bianconera.
Nella scarna prestazione fornita a San Siro contro l’Inter era emerso Chiellini, tra i migliori della squadra.
Allo stile non edonistico supplisce con ferocia ed intelligenza tattica, nonché fisicità, esperienza e tempismo assiduamente esatto.
Bastone e carota, grezzo nell’incedere palla al piede, in fase di gestione palla non agevola il palato nei rullini dei fotografi, ma l’efficacia è molto notevole;
sostanza, perno dello spogliatoio juventino, una lunga sosta causa gravoso infortunio, il viale del tramonto intrapreso, sensazione di molti, al momento una risposta in verso contrario, perentoria smentita.
Lunghe leve, concentrazione ed abnegazione massima, l’età non è irrisoria, ma i campioni stupiscono egregiamente, e Giorgio può rivelarsi una piacevole risorsa.
A guidare la riscossa, a fortificare la recinzione difensiva mai traballante dal punto di vista meramente numerico in questa stagione, ma maggiormente incline a sfaldarsi in qualche occasione.
Un valore aggiunto nelle ultime settimane, per proseguire un difficile cammino, abbracciando specialmente il rude, roccioso ed essenziale, il difensore toscano sul campo riserva un blando trattamento alla carota, esiste poco spazio per dolci leziosità.
Cinismo da vecchi cantori poco esteti ma concreti, in controtendenza, uno dei migliori centrali nell’ultimo decennio, Giorgio Chiellini baston bastion contrario.
Carota tagliata, il saggio si poggia sul bastone, tipica caratteristica la quale ha accompagnato crescita, gioventù e vecchiaia pallonara della colonna juventina Chiellini. Bastone inteso come percussione vigorosa nell’opporsi all’attacco avversario, scorza in batosta, all’occorrenza ostacolata l’offensiva con pragmatismo assoluto.
Ancora uno dei migliori nel suo ruolo mentre si incammina verso i trentasette.

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