Nicola Ciacciarelli
Una Juve di carattere porta a casa i tre punti contro una bella Roma. La Signora sconfigge 2-0 i giallorossi e li sorpassa al terzo posto.
Quella degli uomini di Pirlo non è stata una gara spettacolare, ma cinica e concreta, caratterizzata dal sacrificio collettivo dell’unidici bianconero. La statistica delle conclusioni a fine gara evidenzia la superiorità territoriale romanista: 14 tiri a 3, anche se ben 11 non sono nello specchio della porta. La Juve ha subito, ma anche con intelligenza, riuscendo a trovare le giuste contromosse alle avanzate degli ospiti. Ottima, ad esempio, la copertura difensiva su Spinazzola. Gran parte del gioco di Fonseca è passato tra i piedi dell’esterno che ha trovato in Danilo e, all’occorrenza, con i raddoppi di Chiesa un muro invalicabile.
Sfruttando al meglio la magia iniziale di Cristiano (sinistro all’angolino da fermo), la Juve ha stretto i reparti ”rimbalzando” gran parte degli attacchi giallorossi. E alla prima opportunità ha colpito nuovamente. Una bella imbucata di Cuadrado per Kulusevski (ancorse decisivo in corsa d’opera), palla al centro e autogol di Ibanez. Azione che consente a Madama di passare una ventina di minuti finali più tranquilli, seppur con la Roma sempre proiettata in attacco.
Il successo di ieri mostra una Juve vecchio stile, abile nel giocare sulle debolezze avversarie e attenta a non concere rapidità alla manovra avversaria. Pirlo sta ricevendo buone risposte anche da giocatori talvolta criticati in passato, come Rabiot ad esempio. La Juve sembra pian piano ha riacquisito fiducia e autostima, tornando a lottare da gruppo. Dopodomani il ritorno della semifinale di Coppa Italia con l’Inter. Ottenere il lasciapassare per la finale vorrebbe dire altra iniezione di fiducia a poco più di una settimana dalla Champions.