(di Gianluca Guarnieri) Roma, il bicchiere è mezzo vuoto. I giallorossi perdono il confronto diretto con la Juventus, e solo la contemporanea sconfitta del Napoli a Genova e il pari dell’Atalanta con il Torino, mitigano l’amarezza romanista. Ancora una volta il match con un’avversaria per le zone alte riservano amarezza alla squadra di Fonseca, nonostante una buona prova viziata da una sorprendente sterilità offensiva. Con i bianconeri, i capitolini hanno mancato soprattutto sottoporta con Mayoral mai al tiro in porta, e con tanti traversoni (soprattutto dalla sinistra con Spinazzola) che hanno esaltato delle vecchie volpi della difesa come Chiellini e Bonucci e con un portiere sicuro e reattivo quale l’ex Szczesny. Nonostante una gara sempre condotta all’offensiva, i ragazzi di Fonseca non sono riusciti a centrare l’obiettivo, nonostante le capacità ad andare in rete, soffrendo molto delle assenze di Pellegrini, Pedro, Smalling, e della scarsa tranquillità tra i pali di Pau Lopez. Da sottolineare le buone prove di Mancini (il migliore della difesa), Veretout, Spinazzola e Mihkitaryan (a sprazzi), ma è da risolvere il problema Dzeko: degradato dalla fascia da Capitano, e fatto accomodare il panchina, il bomber bosniaco è subentrato al compagno di reparto spagnolo al 62′ quando magari in coppia avrebbero creato maggiori grattacapi a Pirlo e i suoi. Tatticamente i due insieme non sono previsti da Fonseca, anche quando sarebbe il caso e l’occasione giusta. Una sconfitta contro una delle rivali di sempre, e l’ennesimo KO in un big match. Solo 3 punti raccolti in questa stagione, e un segnale d’allarme sempre più avvertibile.