La scossa per la riscossa

Posted By on Feb 8, 2021 | 0 comments


di Gianni Massaro

 

Stessa solfa. Stesso esito. Il Toro è vivo e caparbio, ma ha bisogno di incassare per colpire.
A Benevento due reti incassate, e nella seconda frazione la riscossa firmata in duplice dose Zaza, ed ispirata da Belotti e Singo.
Pareggio, con la Fiorentina la giocata sull’asse tecnico Bonaventura-Ribery marchia l’incontro, i toscani in inferiorità numerica passano in vantaggio ma alla fine Belotti pareggia; la Viola aveva disputato gli ultimi venti minuti in nove addirittura, con tanto di corposo recupero.
Un passo in avanti la prima dei granata di Nicola, un mezzo passo avanti la seguente partita, ossia un punto guadagnato e poi due da considerare persi complice il notevole vantaggio numerico.
Arriva l’ostica gara con l’Atalanta, e nefasto è l’avvio, con sciagurati errori e disattenzioni. Tre a zero bergamasco, in appena poco più di venti minuti.
Belotti improvvisamente suona la carica, rigore guadagnato e “parzialmente” trasformato, il secondo squillo agli sgoccioli su giocate napoletane in area di rigore, Izzo e Mandragora in tambureggiare, flipper ligneo sulla conclusione del centrocampista, traversa palo in rapida successione, sfera si riaffaccia sull’erba e Bremer tramuta in gol.
Nella ripresa equilibrio, la Dea ha qualche ghiotta occasione con i subentrati Zapata e Miranchuk, ma da calcio da fermo scaturisce ancora la terza rete torinista, dalla panchina valido apporto.
Verdi pennella la punizione, Bonazzoli di testa mette la firma. Così come contro la Fiorentina, il talentuoso fantasista ex Bologna propizia.
Il piede, specie il mancino, sa rendersi erudito come in pochi altri connazionali, seppur a sprazzi; il trequartista lombardo ha ritrovato vari frammenti dello smalto d’un tempo e il Toro ne giova, uomo in più nello scacchiere, valore aggiunto, così come l’allenatore piemontese il quale ha rivitalizzato lo spirito.
Calore ardente, rinforzato, c’è stato tre ad affiancare il due, tre equilibri finali riportati sul tabellino. Una squadra coesa, specializzata nel crederci fino alla fine, in netto verso contrario rispetto alla precedente guida tecnica.
Arruffona talvolta, sbaglia ma osa e insiste, l’unico neo preoccupante l’impulso prolifico nato finora sempre da almeno un gol incassato: la squadra viene scossa e parte la riscossa.

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