di Gianni Massaro
Lezione di cinismo, surclassa i cugini nel risultato la compagine nerazzurra.
Conte vince la sfida sulla scacchiera, Lukaku e Lautaro solita coppia stradecisiva per le sorti interiste.
Il risultato alluderebbe all’annichilimento, e il Milan ha commesso i medesimi errori della Lazio nella domenica antecedente.
Non fiumi di occasioni concesse ma fragilità maggiore rispetto al passato, una squadra non allo sbando, ma che ha perso sicuramente gli equilibri. Theo Hernandez spina nel fianco tra i migliori del Diavolo, specie per intraprendenza. Donnarumma non prodigioso come Samir Handanovic, semplicemente superlativo lo sloveno in tre parate sullo 0 a 1; in stato di grazia, aiutato pure da un castello in retroguardia difendente basso, compatto, coeso, e spadroneggiante sulle palle alte, con il solo Ibra ad impensierire in via aerea.
Negli spazi sguazza l’Inter, Lautaro chirurgico, Lukaku sciupa anche ma risulta fattore cardine nelle trame contiane.
Vince la squadra più forte, maggiormente coriacea, nel gioco incisivo, e soprattutto inscalfibile dietro spesso nel 2021.
Le mere statistiche parlano di una mancata predominanza, parziale verità, la velocità nel ribaltare il fronte ha fatto la differenza.
Un’accelerazione imperiosa bauscia, l’imperatore Big Rom Romaku regala solide certezze, vittoria sacrosantissima, abisso sul tabellino eccessivo, ma i tre punti interisti candidano prepotentemente l’Inter al primato finale, ma la strada è ancora lunga, oltre quaranta punti in palio.