Pasquale Pollio
La classifica, prima dell’incontro recitava: Teramo settimo a trentaquattro punti ed Juve Stabia decima a trentatre, e naturalmente l’imperativo per le “Vespe” era vincere per scavalcare gli abbruzzesi in classifica, ma per questo delicato match il tecnico stabiese aveva gli uomini contatti e schierava in campo la squadra con il collaudato 3-4-3 che vedeva Russo tra i pali; Esposito, Troest, Elizalde in difesa; Caldore, Scaccabarozzi, Berardocco e Vallocchia in mediana con Fantacci, Ripa e Borrelli a formare il tridente offensivo, dopo il doveroso minuto di silenzio in memoria del grande Mario Bellugi, il Teramo batteva il calcio d’inizio e partiva aggredendo immediatamente i gialloblù, stazionando stabilmente nella metà campo stabiese e rendendosi pericoloso sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la pressione faceva si che i gialloblù non riuscissero ad alzare il loro baricentro, ed erano ancora i biancorossi ad impegnare Russo, bisognava attendere il minuto venti per assistere al primo tiro nello specchio della porta difesa da Lewandowski, era Borrelli che colpiva debolmente di testa dal centro dell’area, si arrivava così al temine del primo tempo senza altre occasioni di rilievo e le squadre andavano al riposo sul risultato di zero a zero che rispecchiava fedelmente l’andamento dell’incontro, al rientro dagli spogliatoi i due tecnici confermavano gli schieramenti iniziali, e la Juve Stabia entrava in campo con un piglio differente, infatti dopo solo due minuti era Scaccabarozzi ad impegnare in un difficile intervento l’estremo difensore del Teramo, che rispondeva subito con Bombaggi che sfiorava il palo alla sinistra di Russo con un tiro dai sedici metri, ma il gol è nell’aria e lo realizzava Borrelli che riprendeva un gran tiro di Berardocco respinto dalla traversa, la reazione dei ragazzi di Paci era immediata ed il pareggio arrivava dopo pochi minuti ad opera di Costa Ferreira, dopo le due segnature la partita si animava con entrambe che le squadre che spingevano alla ricerca del gol del sorpasso, poi al minuto ventitre arrivavano i primi cambi per la Juve Stabia con il contemporaneo ingresso di Garattoni e Mulè per Caldore ed Esposito, cambiano gli uomini ma restava invariato l’assetto tattico, dopo due minuti toccava a Paci richiamare in panchina l’autore del gol Costa Ferreira sostituendolo con Di Francesco, al minuto ventinove era Pinzauti a sfiorare la traversa con un colpo di testa da distanza ravvicinata, il Teramo sembrava crederci di più e continuava a spingere sull’accelleratore per provare a conquistare i tre punti, ma nonostante la costante pressione degli abbruzzesi il risultato restava bloccato sull’uno ad uno.
Forse questa può essere considerata l’ennesima occasione sprecata dalle “Vespe” per scalare la classifica, anche se il Teramo ha meritato ampiamente il pareggio, ma bisogna assolutamente tener conto che la Juve Stabia è stata oggetto di una totale rivoluzione della rosa nel mercato di riparazione, ed al tecnico Padalino è stato affidato il difficile compito di ripartire praticamente da zero nel mese di Gennaio.