La fine di un simbolo

Posted By on Mar 13, 2021 | 0 comments


di Massimo Costa

 

La voce che circolava da qualche anno sull’ abbattimento della Scala del calcio, adesso è un progetto. La volontà dei due club meneghini è quella di costruire sulle polveri del vecchio, un nuovo stadio moderno di proprietà, attivo e accessibile ogni giorno dell’anno che offra vari servizi dal museo alla ristorazione, fino ad attività sportive e culturali per i cittadini.

Inaugurato nel 1926 col nome di San Siro, in ragione del quartiere in cui sorge, periferia ovest di Milano, venne intitolato nel 1980 a Giuseppe Meazza, 2 volte campione del mondo, milanese doc e considerato da molti esperti il più forte calciatore italiano di sempre.

Demolire il Tempio del calcio italiano e tra i più famosi al mondo, provocherebbe una ferita al cuore troppo profonda, perché San Siro è nell’ animo di milioni di appassionati e il suo mito non può scomparire.

Dentro l’impianto che ribolle di gloria e storia, a partire dagli anni 30 diverse generazioni hanno ammirato, le gesta e i trionfi memorabili di innumerevoli campioni rossoneroazzurri di ogni epoca, e delle leggendarie Inter e Milan vinci tutto euro mondiali, dal Mago Herrera e Paròn Rocco fino ad Ancellotti e Mourinho, passando per Sacchi e Capello.

Ci fossero ancora i presidenti romantici di un recente passato, la voce non sarebbe mai nata, troppo forte il legame con la città e con uno dei suoi simboli, ma si sa quel calcio purtroppo non esiste più…e il conto alla rovescia è già iniziato.

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