Valutazione sinistra

Posted By on Mar 16, 2021 | 0 comments


di Daniele Craviotto

 

Rimane stregato l’ennesimo campo per la Sampdoria. Quasi volesse tenere fede a una tradizione. Dopo Cagliari, Napoli e Benevento, anche Bologna rimane tabù. 18 anni senza vittorie e 8 senza punti portati via. Prima dello scontro, il secolo XIX titolava «Partita di sinistra», facendo chiaro riferimento al fatto che questo fosse un incontro tra due squadre che si giocheranno la coda dell’alta classifica fino a fine stagione. Di sinistra, per i liguri, c’è stata solo la valutazione finale. La terra fondatrice dell’università si dimostra ancora una volta un esame troppo complicato da superare. La preparazione, in realtà, c’è anche stata, ma non sull’intero programma. Ancora una volta lo studente blucerchiato ha dimenticato quella sulla fase difensiva, mantenendo le proprie lacune. È stato quindi semplice per la squadra felsinea, intenta a mettere in difficoltà il candidato e avendone capito il metodo di studio, trovare gli argomenti giusti per rimandarlo sulla propria materia. Inutile quindi un’ottima preparazione sul resto, se poi risulta farraginosa questa parte. La Sampdoria dopo 8 partite dal giro di boa, si ritrova con la metà dei punti conquistati rispetto all’andata (5 contro 10). A questo punto non può più permettersi passi falsi contro le pari grado. Basterebbe vincerne uno e non perdere gli altri per ottenere il riconoscimento finale a maggio e respirare. Tuttavia diversi sono gli interrogativi che permangono sul candidato sampdoriano e starà a lui rispondervi correttamente quanto prima. Le risposte esatte sull’offensiva sapranno colmare gli difensivi? La testa è di chi sa che deve ancora sudare per raggiungere l’obiettivo? Il Baciccia, nel caso, saprà ancora come uscire da acque perigliose? Perché il rischio è che il professor Dall’Ara abbia fatto emergere un qualcosa in più: il ritorno di un’ombra sinistra, che ha accompagnato la Sampdoria lo scorso anno, cioè quella di una lotta serrata per avere sul libretto voto 40 che certifica, di diritto, la laurea annuale e di rimanere nel massimo corso di studi.

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