(di Gianluca Guarnieri) Sola in Europa, la Roma vola ai quarti, con un bel 2-1 allo Shakhtar nel freddo di Kiev. Diciamocelo, quanti di noi avrebbero mai pensato ad una squadra giallorossa unica italiana in Europa (Keague ma non solo…), vista la contemporanea eliminazione del Milan ad opera del Mancester United. Lo Shakhtar è stato superato ancora una volta dagli uomini di Fonseca che non hanno concesso sconti al team ucaraino, colpendo due volte in contropiede con Borja Mayoral (sempre di più asso di coppa…) e riuscendo anche a fare un minimo di turn over, risparmiando Dzeko, El Shaarawy, Pellegrini (questi ultimi impiegati soltanto nella seconda parte di gara…). Risultato confortante, e che offre autostima per il gruppo giallorosso dopo la brutta figura in campionato con il Parma. Nonostante il tesoretto dell’andata (il 3-0 dell’Olimpico), la qualificazione non era scontata o automatica, con il rischio della pressione immediata da parte dei padroni di casa confidando su una rete rapida per poter tentare la rimonta. Non è avvenuto questo per via dell’attenzione tattica di Cristante e compagni, e proprio con il centrocampista friulano particolarmente efficace nel terzetto difensivo, capace di rovesciare il gioco con lanci lunghi particolarmente precisi, offrendo un’alternativa all’uscita manovrata dalla difesa. Buone le prove dei centrocampisti Diawara e Villar, bravi nel contenere e ripartire e di Kumbulla, attento nella fase difensiva e bravo sulle palle alte. In avanti, prova di qualità di Carles Perez, rapido, veloce e pronto a servire Mayoral in zona goal. Migliore in campo, l’ex canterano del Real, pronto ad agire da opportunista, battendo Trupin di testa da distanza ravvicinata nella prima rete, e poi con uno “scavetto” delizioso nell’occasione del raddoppio. Ora bisognerà attendere domani alle 13,00 per sapere chi sarà l’avversaria nei quarti di Finale. Nell’Europa che conta c’è la Roma. Unica e sola in Europa.
