Pasquale Pollio
Al “Caduti di Brema” di Barra il Napoli si giocava le residue speranze di salvezza contro la Florentia, con un unico imperativo: vincere, perché solo conquistando i tre punti le azzurre potevano provare ad avvicinarsi al terz’ultimo posto occupato dal San Marino, posizione che vorrebbe dire salvezza, e per l’occasione il tecnico decideva di schierare la squadra in campo con un 4-3-2-1 che vedeva Tasselli tra i pali; Oliviero, Huynh, Arnadottir e Cameron nella linea di difesa; Errico, Huchet e Goldoni in mediana con Cafferata ed Hjohlman a supporto della Nocchi, ma al pronti via erano le neroverdi a rendersi pericolose sfruttando un errore della Huynh che con un rilancio errato innescava la Martinovic, ma la palla calciata dall’attaccante toscana superava abbondantemente la traversa, quella però era l’unica sbavatura che il centrale della difesa azzurra commetteva nel corso di novanta minuti perfetti, lo scampato pericolo scuoteva le azzurre che passavano in vantaggio grazie ad un tapin vincente sottoporta della Nocchi al quarto minuto, il centravanti azzurro si ripeteva all’undicesimo sfruttando una uscita errata in fase di costruzione della difesa della Florentia involandosi verso la porta della Tampieri trafiggendola con un perfetto diagonale, il doppio schiaffo risvegliava le toscane che provavano a riaprire l’incontro rendendosi pericolose con la Nilsson, ed era il preludio del gol che arrivava al diciasettesimo grazie alla Martinovic che, lasciata colpevolmente sola in area, colpiva di testa battendo l’estremo difensore azzurro, il gol galvanizzava le ragazze di Carobbi che alzavano il baricentro schiacciando il Napoli nella propria metà campo, con le azzurre che perdevano compattezza allungandosi pericolosamente, poi al minuto trentasei la Martinovic impegnava nuovamente la Tasselli che doveva superarsi per evitare la rete del pareggio ma nell’azione successiva la Goldoni, al rientro dopo un lungo stop per infortunio, inventava un gol dal nulla, scagliando un gran tiro a palombella dai sedici metri che si insaccava all’incrocio dei pali, le due reti di vantaggio ridavano tranquillità al Napoli, e così dopo i due minuti di recuper0 concessi dal direttore di gara si rientrava negli spogliatogli sul risultato di tre ad uno.
Alla ripresa delle ostilità Pistolesi confermava l’undici iniziale, mentre Carobbi sostituiva Imprezzabile e Rodella con Anghileri e Boglioni, ed era la Florentia, dovendo recuperare il doppio svantaggio, ha prendere in mano il pallino del gioco, ma la pressione neroverde si rivelava sterile e si arrivava così al minuto sessanta senza sussulti, a quel punto il tecnico campano inseriva forze fresche, fuori la Errico e dentro la Pedersen, ma era ancora la Florentia a rendersi pericolosa con un tiro dai sedici metri della nuova entrata Anghileri che si stampava sulla traversa, a quel punto Pistolesi effettuava un doppio cambio inserendo la Rijsdijk per una stremata Nocchi, e la Kubassova per la Oliviero, che non aveva disputato sicuramente una delle sue gare migliori, sistemandosi in campo con un più guardingo 4-5-1, mancavano oramai venti minuti alla fine della gara e le toscane provavano a produrre il massimo sforzo per rientrare in partita, ma le azzurre si difendevano con ordine senza correre pericoli e portavano a casa una vittoria fondamentale nella rincorsa alla salvezza, ora però bisognerà dare continuità a questo risultato a partire dalla prossima gara che vedrà scendere in campo al “Caduti di Brema” l’Empoli, ed anche il tecnico campano in conferenza stampa ha rimarcato l’importanza della prossima gara dichiarando: “Importante aver dato continuità alle nostre prestazioni che hanno portato a questa affermazione sulla Florentia che segue il pareggio di Milano con l’Inter. Ora sotto con l’Empoli, per me una sfida speciale”