Variabile blucerchiata

Posted By on Apr 14, 2021 | 0 comments


di Daniele Craviotto

 

In un periodo tragico dove sentiamo parlare solo di varianti, esiste ancora una variabile. Un qualcosa di non certo e neppure provato scientificamente. È l’andamento della Sampdoria. I blucerchiati continuano nel loro sali-scendi e a questo punto sembra che questo ne sia il destino. Non a caso il Doria si trova esattamente a metà classifica, tra la parte sinistra e quella destra. Forse l’obiettivo meno raggiunto da mister Ranieri. Il problema, però, è difficilmente imputabile all’esperto allenatore romano. Le metamorfosi doriane risalgono a ben prima del suo arrivo. Trionfi clamorosi e tonfi allucinanti nel giro di poche partite, perseguitano la Sampdoria da quasi un decennio. Un esempio la straordinaria vittoria del 2013 allo Stadium in 10 e, dopo due partite, l’incredibile pessima prestazione in casa del Siena. O ancora L’indecente seconda parte di stagione di 2 anni dopo che costò il posto europeo si genovesi (solo la mancata licenza UEFA ai cugini, li fece andare in Europa), dopo aver chiuso l’andata addirittura in piena lotta Champions con due sole sconfitte. Insomma una vera dipendenza. Una squadra che sembra un’eterna adolescente in cerca d’identità e del suo posto nel mondo calcistico. Anche contro il Napoli, la cosa è emersa e forse è questa la sconfitta più cocente. Impatto buono, calo, gol subito nel primo tempo. Accadrebbe l’esatto contrario nel secondo, ma il gol fatto viene annullato. A farlo, ironia della sorte, ci pensa una parola che introduce la variabilità: il VAR. Non è del tutto chiaro il fallo che provochi l’annullamento, ma la Samp torna alla prima modalità e subisce la seconda rete. Una sconfitta che brucia e rende difficile l’obiettivo prefissato da Ranieri (52 punti a fine campionato con 16 da fare in otto partite). Tuttavia questo Doria è da Montagne Russe. Chissà che la sua variabile natura non contenga anche questa incredibile sorpresa. Comunque andrà, solo una cosa è certa: con la Sampdoria mai nulla è come si vede o pensa.

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