(di Giuseppe Porro)
La conquista della Britannia da parte dei romani, è scritta e documentata da molti libri e film, cosi come la leggenda che ruota intorno alla misteriosa scomparsa nel nulla della “Legio Hispana” verso il Vallo di Adriano.
Le legioni romane erano un insieme di uomini che venivano da ogni parte del mondo conosciuto dove i romani avevano combattuto, rinforzando quindi con i piu valorosi combattenti dei popoli sconfitti le legioni stesse.
Oggi la Roma (squadra) sembra quella di fine impero, quando Odoacre (non Chierico) cominciò a certificarne il declino nel 476 d. C. lenta, impacciata, distratta. Una Roma di fine stagione che non è giustificabile a metà stagione (quando è iniziato il declino).
Ora per giustificare questo scempio serve lo spirito di Roma-Barcellona giovedì sera, perché se la testa alla coppa deve essere giustificata, può essere giustificata solo con una gara esemplare a Manchester.
Adesso parte la nuova conquista della Britannia, resettare tutto e partire con la testa giusta con la sua legione: Italici, Ispanici, Artassidi, Illiri, una legione rappezzata, ma pronta a dare tutto per far sognare Roma.
Perche se lo spauracchio Manchester fa paura, la legione che cercherà di difendere il Vallo di Adriano si presenterà all’Old Trafford con i due ex Smalling e Mhikitaryan, il “citizens” Dzeko, il “blues” Pedro.
Ci saranno poi tra gli altri gli italici Mancini, Pellegrini ed El Shaarawy, l’ispanico e capocannoniere di coppa Borja Mayoral, il francese Veretout, etc etc.
Insomma una legione di tutto rispetto, che se troverà forza, compattezza ed unità di intenti potrà rispolverare la leggenda e lo spirito della “legio hispana” che spingerà i figli di Roma a difendere il Vallo di Adriano e tornare a Roma con i vessilli rivolti verso il cielo.
Allora testa alta e petto in fuori, Roma aspetta la sua rivincita e la vittoria e l’unica via percorribile per riabilitare la legione giallorossa, altrimenti l’esilio sarà l’unica soluzione plausibile per il manipolo di uomini che cercano gloria al coro di: “Et facere et pati fortia romanum est” (È da Romano compiere e patire cose forti).