di Alessandro Aglione
I 12 club che avevano composto la Superlega,hanno commesso l’errore di sottovalutare l’impatto che questa competizione
– per pochi eletti – avrebbe avuto sulle abitudini dei tifosi, legati ad un modello” vecchio stile” di vivere le loro squadre.
Questo Tsunami che ha travolto il calcio europeo,infatti, si è poi concluso con un nulla di fatto in poco più di 48 ore.
Il merito di aver salvato il calcio come lo abbiamo sempre conosciuto,è stato dei tifosi ed in particolare di quelli inglesi.
A differenza delle altre tifoserie europee coinvolte – vedi Italia e Spagna – rimaste come paralizzate da quello che stava
accadendo, i supporters di Liverpool,Chelsea e Manchester United sono subito scesi in piazza protestando in modo molto
duro contro i proprietari dei loro club e contro i loro giocatori. Volendo dimostrare che non avrebbero MAI accettato una
competizione calcistica che dava importanza solo agli interessi economici, e non considerava la passione che la gente comune
ha sempre avuto per questo sport. I sostenitori di queste formazioni non avrebbero piu’ potuto avere sogni, illusioni,
gioie incredibili o grandi dispiaceri e vivere imprese straordinarie. Questo per loro era impossibile da accettare.
Un’altra spallata importante è stata data anche dalla compattezza delle proteste di tutto il mondo dello sport, ed in particolare dai tanti ex calciatori che non accettavano l’idea di questo cambiamento. Tutta questa rivolta popolare e non solo, ha spaventato le squadre inglesi che hanno deciso di uscire dalla Superlega seguite poi anche da quasi tutte le altre, italiane e spagnole. Per il momento questo PROGETTO è fallito, ma dovremo sempre stare molto attenti affinchè questa situazione non si ripeta e ricordarci che il pericolo è sempre dietro l’angolo !