Pasquale Pollio
Al “Romeo Menti” andava in scena il secondo turno dei play-off di Lega Pro che vedeva scendere in campo i padroni di casa della Juve Stabia ed il Palermo, e la gara avrebbe determinato l’ingresso di una delle due compagini alla seconda fase, quella nazionale, e nonostante la classifica della “Regoular Season” avesse sentenziato la superiorità della squadra gialloblù, doveva fare da monito la precedente gara con la Casertana dove la Juve Stabia aveva rischiato sorprendentemente l’eliminazione, inoltre il match era molto sentito in città ed i tifosi della Curva Sud non volendo far mancare il loro supporto, e nonostante il divieto di ingresso agli stadi, erano posizionati all’esterno dell’impianto per incitare i ragazzi di Padalino.
Per l’occasione il tecnico confermava il suo collaudato 3-4-3 che vedeva Faraoni tra i pali; Mulè, Troest ed Elizalde in difesa; Scaccabarozzi, Berardocco, Vallocchia e Rizzo in mediana ed un trio offensivo formato da Orlando, Borrelli e Marotta, dal canto suo Filippi schierava la squadra in campo con un 3-4-2-1, con Pelagotti tra i pali; Lancini, Marconi e Marong a formare la linea difensiva; Accardi, De Rosa, Valente e Luperini in mediana con Floriano e Santana alle spalle di Kanoute.
L’impressione già al fischio d’inizio era che i gialloblù non fossero in partita visto che il Palermo aveva costantemente il pallino del gioco ed al minuto diciasette i rosanero sbloccavano la gara, era Marong che lanciava Santana sull’out di destra, l’argentino faceva partire un cross perfetto che pescava Valente, tutto solo in area, che batteva con un preciso colpo di testa l’estremo difensore stabiese da pochi metri, il gol subito scuoteva le “Vespe” provocandone la reazione, ma i calci d’angolo a ripetizione non creavano pericoli alla porta difesa da Pelagotti, anzi era il Palermo, con una azione di contropiede, a sfiorare il gol del raddoppio con Kanoute, si rientrava così negli spogliatoi con il Palermo meritatamente in vantaggio di una rete.
Alla ripresa delle ostilità i due tecnici confermavano l’undici iniziale e come da copione toccava alle “Vespe” provare a fare la partita ma i rosanero, ben messi in campo, non concedevano spazi, tenendo le linee molto strette tra i reparti e provando a mettere in difficoltà la Juve Stabia con delle veloci ripartenze, poi al cinquantaseiesimo un sussulto gialloblù con Scaccabarozzi che indirizzava un perfetto cross dalla destra, ma la palla danzava davanti alla linea di porta senza che Marotta riuscisse ad intervenire, al minuto dodici Mister Filippi si giocava il primo slot di cambi; dentro Saraniti e Doda, fuori Santana ed Accardi, tutto però senza modificare l’assetto tattico della squadra, poi il tecnico rosanero era costretto ad effettuare un secondo cambio a causa dell’infortunio di Lancini inserendo Peretti, e per non sprecare completamente il secondo slot di sostituzioni entrava in campo anche Broh in sostituzione di Floriano, ma la partita procedeva senza eccessivi sussulti con le “Vespe” che nonostante il possesso palla non creavano occasioni pericolose dalle parti dell’estremo difensore rosanero, e continuavano a sembrare fuori dal match, poi al minuto sessantacinque la frittata era fatta, dormita generale della difesa e Saraniti batteva con un preciso colpo di testa Farroni, a quel punto Padalino, non avendo più nulla da perdere, richiamava in panchina uno spento Vallocchia, inserendo Fantacci che si sistemava sull’out di destra con Scaccabarozzi che accentrava la sua posizione in campo, la girandola di cambi successivi era frutto della disperazione in quanto il tecnico nel tentativo di riaprire la gara inseriva tutti i giocatori offensivi presenti in panchina, ma nonostante ciò i gialloblù non riuscivano a segnare quel gol che avrebbe potuto riaprire la gara che si chiudeva con la vittoria del Palermo, nulla da fare quindi per la Juve Stabia che lasciava mestamente i play-off dopo solo due turni, un vero peccato visto il girone di ritorno disputato dagli stabiesi.
In conferenza stampa il tecnico asseriva che la squadra non aveva sbagliato la partita, cosa che non ci trova assolutamente d’accordo visto che la Juve Stabia ci è sembrata in balia degli avversari per tutto l’incontro, ma questo non deve far dimenticare quanto di buono si è costruito questa stagione, e questa squadra con gli opportuni ritocchi potrà recitare un ruolo di primo piano nel prossimo campionato, prossimo campionato in cui si spera di rivedere il pubblico sugli spalti.