di Giuseppe Vignola
Al grandissimo valzer delle panchine che in questo momento si sta vedendo nel calciomercato italiano, dove ci sono forti dubbi su molteplici allenatori, si è aggiunta l’ Inter. Si infiamma infatti la Milano sponda nerazzurra. Poco dopo la festa scudetto appena conquistato, il club e l’allenatore Antonio Conte si dividono con la risoluzione consensuale del contratto, con una buonuscita pari alla metà dell’ingaggio dell’allenatore leccese. Il tecnico pugliese lascia la sua squadra dopo solo due annate dove ha conquistato un finale di Europa league alla sua prima stagione e lo scudetto nel campionato successivo, conquistato con 12 punti di distacco dalla seconda in classifica e con largo anticipo. Adesso in casa Inter lo sconforto e l’incertezza fanno da padroni. La società annuncia alcuni prossimi sacrifici sul mercato per ritornare ad una situazione di bilancio in positivo, dopo che questa pandemia ha messo in difficoltà tutto il mondo del calcio causando grandissimi debiti. In opposizione, però, i tifosi hanno manifestato il loro dissenso con striscioni affissi fuori la sede generale del club. Il quesito principale in questo momento è esattamente: E ora che si fa? domanda che racchiude ogni dubbio. Dubbi e paura per quanto riguarda questa rosa che dopo l’ultimo annuncio societario rischia di dover rinunciare ad alcuni dei campioni che ne fanno parte. Si possono aggiungere anche dubbi strutturali, essendo questa stata costruita con una grande collaborazione tra i dirigenti e l’allenatore uscente. Dubbi anche sulle ambizioni di questa società e sulle prospettive che questa ha, avendo aperto il percorso di avvicinamento alla nuova stagione parlando di sacrifici. Oltre naturalmente al dubbio sulla futura guida tecnica. Il prossimo allenatore dell’Inter infatti si troverà in una situazione tutt’altro che semplice, con l’eredità di un tecnico che ha lasciato dopo un grande successo che era atteso da 11 anni e una piazza che dopo questa conquista si aspetta un nuovo ciclo di grandi vittorie.