Euro 2020: la giostra del foodball, chi e la nazione più forte in cucina?

Posted By on Giu 10, 2021 | 0 comments


(di Giuseppe Porro)

Ci siamo! Finalmente parte la rassegna europea Euro 2020, la prima itinerante che vedrà impegnate ventiquattro compagini giocarsi il titolo europeo ad un anno di distanza dallo stop forzato causa Covid (da li il nome Euro 2020).

Ventiquattro compagini divise in sei gironi: (A) Italia; Turchia; Svizzera; Galles; (B) Belgio; Danimarca; Finlandia; Russia; (C) Austria; Olanda; Macedonia; Ucraina; (D) Croazia; Repubblica Ceca; Inghilterra; Scozia; (E) Polonia; Slovacchia; Spagna; Svezia; (F) Francia; Germania; Ungheria e Portogallo.

Ventiquattro culture culinarie divise in sei gironi: A) Pizza; Kebab; Fonduta; Welsh; (B) Cavoletti; Smørrebrød; Kalakukko; Blini; (C) Strudel; Patat; Tavče Gravče; Vareniki; (D) Crni Rižot; Veprova; Fish and Chips; Porridge; (E) Bigos; Bryndzové Halušky; Paella; Köttbullar; (F) Omelette; Spätzle; Gulasch e Bacalhau.

Molti dei nomi scritti qui sopra, sono nomi di piatti e prodotti tipici delle nazionali partecipanti agli europei, ognuno di questi è una specialità per l’appunto di queste nazioni ma potrebbero essere scambiati tranquillamente per nomi di calciatori stranieri.

Nessuno di noi comuni commensali se ne accorgerebbe, a meno che non fossimo dentro una cucina stellata oppure in un reality culinario di quelli che vanno di moda ora, dove ci si misura a colpi di fornelli.

Essere uno chef ci avrebbe forse fatto decidere con professionalità e senza campanilismi. Ma credo che anche i migliori chef non avrebbero dubbi che la cucina migliore e senza dubbio sempre e comunque la nostra.

Ora, anche se è solo il mio giudizio, l’Italia culinaria ha già vinto l’europeo. Quindi bisogna tifare incondizionatamente per quella calcistica, che con i suoi interpreti delle diverse regioni sembra una tavola imbandita da nord a sud.

Dal risotto alla polenta; dalla fiorentina alla carbonara; dalla pizza al porceddu (e potremo continuare all’infinito avendo ogni regione una propria cultura culinaria) forza azzurri, giochiamo; vinciamo e festeggiamo insieme, magari mangiando con parenti ed amici ritrovando la spensieratezza che ci è mancata in questo anno terribile.

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