di Lucio Marinucci
Tre vittorie, sette gol fatti, zero subiti e primo posto nel girone. Il ruolino di marcia dell’Italia è stato finora ineccepibile e gli ottimi risultati ottenuti sono la diretta conseguenza dell’affiatamento di un gruppo appassionante e appassionato. Ora però il campo base è alle spalle e il prossimo ostacolo sul percorso è l’Austria, che con due successi contro Macedonia del Nord e Ucraina si è conquistata il secondo posto dietro l’Olanda. Il 4-2-3-1 disegnato dal ct Franco Foda, tedesco di sangue veneto, è apparso ben collaudato e ha convinto grazie alla brillante forma dei suoi interpreti, uno su tutti Marcel Sabitzer, che dopo l’ottima stagione con il Lipsia sta mettendo in mostra il suo estro anche in nazionale. Le due squadre non si sono mai affrontate agli Europei, ma i quattro precedenti nelle fasi finali della Coppa del Mondo sorridono all’Italia, vincente in tutte le occasioni. La più iconica tra queste rimane sicuramente la gara inaugurale del Mondiale del 1990 a Roma, dove l’undici di Vicini si impose per 1-0 grazie a un gol nel finale dell’appena subentrato Schillaci. Sono passati più di trent’anni da quell’estate e da quel dolce sogno solamente accarezzato, ma nonostante tutto siamo ancora qui, in attesa che le prossime notti possano ritornare magiche.