Pasquale Pollio
Nell’articolo pubblicato ieri avevamo sollevato dei dubbi sulla gestione che i due trustee avrebbero dovuto portare avanti per consentire ai granata di disputare il massimo campionato, ed anche l’intervista al DS Fabiani apparsa sul Corriere dello Sport non aveva fatto altro che aumentare le nostre perplessità, poi arrivava come un fulmine a ciel sereno la decisione della FIGC che bocciava il trust presentato dalla dirigenza salernitana, una proposta rigettata con motivazioni incontrovertibili.
I punti critici sollevati dalla Federazione sono chiari, a partire dalla nomina dell’Amministratore Delegato, il Generale della Guardia di Finanza Marchetti, considerato troppo vicino al Patron Lotito, inoltre, come avevamo fatto notare anche noi ieri, i due trustee non avrebbero le risorse economiche necessarie per la gestione semestrale della Salernitana, e per la FIGC si andrebbe ad instaurare un rapporto di dipendenza economica con la vecchia proprietà, nella relazione si legge testualmente che “non sia un vero e proprio blind trust, e che non è stata assicurata indipendenza economica al trust rispetto alle società disponenti”, ora la palla passa di nuovo nelle mani del duo Lotito Mezzaroma che dovrà presentare le modifiche entro sabato per permettere alla Federazione di esprimersi nel merito entro il 7 Luglio.
Continuiamo ad asserire che la Salernitana non merita di rischiare l’esclusione dalla massima serie a causa dell’approssimazione di una dirigenza che avrebbe dovuto procedere alla vendita dei pacchetti azionari a tempo debito, ed ora deve, se necessario, anche svendere la Società per permettere ad una squadra ed alla sua tifoseria di godersi dopo oltre venti anni un campionato di Serie A guadagnato meritatamente sul campo.