di Massimo Costa
La sbornia europea volge al termine, i nazionali sono rientrati nei Club, ora massima concentrazione e sobrietà, tra un mese la corsa riparte.
Nei campi di allenamento si scaldano i motori, si perfezionano moduli e tattiche per sprintare fin da subito.
Vedo la Signora “Allegriana” favorita, per attitudine storica e intrinseca alla vittoria nelle corse a tappe e gelosa di non avere cucito il tricolore sul petto, indietro la Beneamata storicamente genio e sregolatezza e turbata dalla crisi finanziaria della proprietà.
Inzaghi dovrà tenere i nervi saldi in un ambiente dove il supporto dirigenziale e la coesione latitano spesso, e una debole pioggia si trasforma in un violento temporale distruggendo ogni cosa buona coltivata.
Mou, ci siamo? Nella passionale e calorosa città eterna, l’istrione e astuto portoghese penso che farà più parlare per le polemiche e dialettiche extra campo delle quali è ancora lo Special One.
Dall’altra sponda del Tevere, il Comandante silenzioso Sarri dovrà essere conservatore e non rivoluzionario con una squadra che da anni ha una precisa identità.
Il “Filosofo” Spalletti, in attesa di una consacrazione definitiva che l’ha solo avvicinata in passato, il buon Pioli che la scorsa stagione si è superato e infine la certezza Gasperini, a mio avviso sono lontani dal podio.
Sulla Dea aggiungo, che se ci fosse il sorteggio integrale una fiche la giocherei, ma purtroppo si sa… nel calcio business un’altra favola Verona non può nascere.