Pasquale Pollio
A quindici giorni dall’inizio del campionato si può trarre un primo bilancio sui rossoblù, bilancio con più ombre che luci, e non per le sconfitte del precampionato, quelle ci possono anche stare, ma per la costruzione di un’organico che deve provare a riscattare l’ultima stagione, una delle peggiori della centenaria storia del Cagliari, ed invece i continui ritardi nella costruzione della rosa da mettere a disposizione del confermato Semplici non lasciano presagire nulla di buono, eppure tutto sembrava procedere per il meglio visto gli arrivi di Strootman e Dalbert che andavano a rinforzare la mediana ed a dare una valida alternativa al greco Lycogiannis, non sempre ineccepibile la scorsa stagione, poi il nulla, a cominciare dalle “querelle” Godin Nainggolan, elementi imprescindibili per questa rosa e che ad oggi non hanno ancora la certezza di fare parte di questo gruppo, impensabile che a giovani di belle speranze come Carboni e Walukiewicz non venga affiancato un elemento di esperienza come l’uruguagio e che, per il ritorno del Ninja si attenda il mercato di Gennaio come accaduto l’anno precedente, se ci aggiungiamo l’infortunio di Rog, pilastro della mediana non ancora rimpiazzato, e la grana Nandez, la frittata è servita.
Ora c’è bisogno di una accelerata sul fronte del mercato perché al termine di questa settimana i sardi affronteranno il Pisa nel primo turno di Coppa Italia per poi tuffarsi nel campionato.