Nicola Ciacciarelli
Esordio amaro, che sa di beffa per la Juventus rimontata ad Udine da 2-0 a 2-2 complice la giornata disastrosa di Szczesny. La peggiore, senza dubbio, da quando veste questa maglia.
Eppure la Signora aveva cominciato alla grande con le reti di Dybala e Cuadrado dopo 25 minuti a spianare la strada. L’argentino ha giocato una gran partita. A tutto campo e sempre nel vivo dell’azione, responsabilizzato forse dall’assenza di Ronaldo (entrato a gara in corso). La Juve ha sfruttato le opportunità create nella prima frazione, colpendo ad ogni ripartenza. Il 4-3-1-2 di Allegri ha neutralizzato un Udinese manovriera ma capace di sbagliare una quantità industriale di passaggi negli ultimi venti/venticinque metri.
Quella della Dacia Arena sembrava la solita Juve ”formato Allegri”, solida in difesa e capace di colpire al momento opportuno. Poi una sbandata ad inizio ripresa riapre i giochi. L’Udinese sfonda a sinistra e da una papera del polacco arriva rigore e conseguente gol di Pereyra dagli undici metri. La Juve subisce il giusto il contraccolpo. Morata e Bentancur colpiscono i legni e i friulani rimangono in vita. Sempre ad un passo dal tracollo, perchè in difesa ballano, ma l’ingresso di Deulofeu offre maggior verve e frizzantezza all’attacco e la Juve rimane in apprensione. Ma neanche gli ingressi di Gotti cambierebbero più di tanto la partita se non fosse per le follie di Szczesny che si impappina davanti la sua porta e regala il pari. Beffa delle beffe, a completare una gara stregata, è il gol annullato a CR7 nel recupero.
Per Allegri sarà una settimana non facile. Mercato ancora aperto e le conseguenti voci di un addio di Ronaldo dopo la panchina di Udine. Aggiungeteci la prova disastrosa , del proprio portiere, adesso a rischio posto da titolare, e il mix diventa quasi esplosivo. La gara di sabato con l’Empoli occorrerà alla Signora per scacciare i fantasmi.