Nicola Ciacciarelli
Tre gol, tre punti e un po’ di buon umore finalmente in casa Juve. I bianconeri partono con il piede giusto in Europa vincendo a Malmoe (3-0) e scacciano i fantasmi…per il momento.
In Svezia Madama aveva tanta pressione. Impossibile sbagliare anche in Champions dopo la partenza falsa in Italia. Contro un avversario modesto i bianconeri hanno saputo gestire ed affondare quando ne avevano l’opportunità senza strafare. Il rientro dei sudamericani ha dato ad Allegri opzioni che erano mancate a Napoli. Fondamentale l’apporto di Cuadrado, da cui è arrivato il cross per il vantaggio firmato Alex Sandro, e la convinzione nel riempire l’area di rigore avversaria.
Max Allegri ha schierato i suoi con un 4-4-2 con Rabiot largo a sinistra, soprattutto in fase di non possesso e pronto ad accentrarsi per breakkare quando la Juve recuperava palla. Evento accaduto spesso perchè i padroni di casa hanno mostrato enormi limiti nel palleggio arrivati negli ultimi 25 metri di campo.
Ai bianconeri non è mancata pazienza ed intelligenza tattica. La difesa di Tomasson ha giocato per tutti i primi 45 minuti molto alta ed in fase di non possesso la pressione su Bonucci è stata piuttosto blanda. Il centrale di difesa ha avuto tempo e modo di lanciare quindi in profondità Morata e soci in più di un’occasione. Lo spagnolo si è procurato il rigore trasformato da Dybala e fatto il tris in chiusura di tempo con un pallonetto sul portiere Diawara.
Troppa poca roba il Malmoe per dire se questa Juve è fuori dal momento no. La gara di domenica sera con il Milan appare già decisiva per capire che tipo di stagione la squadra potrà fare.