Roma: “lo specialismo”

Posted By on Set 16, 2021 | 0 comments


(di Giuseppe Porro)

Era il 4 maggio, in una Roma calcisticamente devastata e messa ai margini in Italia e in Europa che come un fulmine a ciel sereno arriva la notizia dell’ingaggio di Josè Mourinho da parte della società giallorossa.

La notizia fa subito il giro del mondo, la mossa mediatica che accomuna la squadra che porta il nome della città più bella del mondo con il comunicatore calcistico migliore del mondo è una mossa perfetta.

Roma è una città caotica e passionale, ti avvolge nelle sue spira; ti coccola; ti seduce, ma sa anche stritolarti se non reggi la sua pressione, e questo è successo anche con alcuni dei suoi figli. Quindi lo “Special” era, ed è la persona giusta al posto giusto.

Mourinho si è evoluto negli anni, e quello che oggi sembra uno “Special” meno special di prima, è solo un’evoluzione del primo special, ovvero lo “Special One.0”.

Mentre negli anni impazzavano i vari “tiki taka” “cholismo” “sarrismo” etc. etc. Mourinho che non è mai passato per un esteta calcistico, si è ancor più evoluto nella comunicazione dove già eccelleva, arrivando all’evoluzione “One.0” che è quella oggi di Roma, forgiando “lo specialismo”.

La mossa anticipata della società giallorossa ha dato modo a Mourinho di studiare appieno la Roma, arrivando fino alle sue viscere per capire a fondo l’ambiente dove si stava calando diventandone parte integrante.

Chi si aspettava un Mourinho esplosivo è rimasto (in parte) deluso. Fino ad ora abbiamo avuto uno special realista, figlio di un cammino netto sinora fatto, ovvero cinque vittorie su cinque gare ufficiali.

Non si sono visti (almeno fino al momento) numeri teatrali tipo manette e quant’altro, ma i colpi di genio dell’evoluzione del Mourinho “One.0” si sono già palesati nello spogliatoio, nelle conferenze stampa, ed in campo.

L’ultimo allenatore pluridecorato prima di Mourinho a Roma è stato Fabio Capello, poi abbiamo visto di tutto in città, compreso il “difrancescanesimo” e lo “zorrismo”, ma il pluridecorato Mou che ha studiato tutto nei minimi dettagli aveva preparato e calcolato ogni minima sfaccettatura romana.

Dall’investitura del figlio di Roma ovvero Lorenzo Pellegrini diventato vero leader dall’arrivo di Mou, all’ultima impresa dello “Special One.0” ovvero la pazza corsa stile mazzoniano sotto la Curva Sud al gol di El Shaarawy nella combattutissima gara con il Sassuolo.

Corsa sicuramente pianificata e studiata da Mourinho che sa chi è, e quello che Mazzone ha rappresentato per Roma e la Roma, emulandolo volutamente amiccando alla piazza, ergendosi a capo popolo di una tifoseria che già lo amava.

Tutto questo è Mourinho, l’uomo che sa quello che deve fare e quello che deve dire sempre al momento giusto. Roma già lo adora ed è pronta ad immergersi e sposare lo “specialismo” perché un mister vincente e soprattutto “Special” da queste parti mancava ormai da tanto, troppo tempo.

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