Nicola Ciacciarelli
Ancora un 3-2, ancora tre punti per la Juve. Anche contro la Samp, come a La Spezia i bianconeri però non sono riusciti a mostrarsi compatti difensivamente e mentalmente, dando l’impressione di essere vulnerabili. La Samp seppur poco precisa in fase di impostazione ha dimostrato carattere, sfruttando a sua volta le amnesie di Madama per rimanere in partita fino al 94′. Un peccato per Allegri che dopo un inizio sprint dei suoi pregustava una domenica più tranquilla.
A segno con un gran gol di Dybala i bianconeri non hanno saputo replicare con Chiesa e Morata, entrambi poco freddi davanti ad Audero. Da sottolineare la prima mezz’ora dei padroni di casa: bravi a sfruttare il campo lasciato dai liguri, attaccando la profondità o riempiendo l’area in fase di attacco sulle fasce. Juve corta e disinvolta. Linee strette e poco spazio ai doriani nella zona centrale di campo. Il bis di Bonucci su rigore si è rivelato il solito boomerang per la Juve, che ha offerto il fianco a una Samp fino a quel momento dormiente. Corner ed altro gol subito (Yoshida) per una squadra che ormai vede il clean sheet con il binocolo.
La Samp regala e stavolta la Juve non perdona con Locatelli che fa il tris al 57′. La partita sembra in controllo dei bianconeri che d’improvviso, però, si allungano e peccano nuovamente nella gestione del pallone. Cuadrado lo perde e la Sampdoria torna in partita,regalando l’ennesimo finale con il brivido per Allegri. Gli ultimi minuti però vedono una Juve chiudersi bene e non concedere chance. La seconda vittoria consecutiva è raggiunta, seppur arrivano notizie non confortanti dall’infermeria. La Juve avrà fuori per Chelsea e derby Morata e soprattutto Dybala, uscito in lacrime nel primo tempo. Pessima notizia per una squadra in leggerissima ripresa e chiamata ad uno sforzo extra se vorrà recuperare il terreno perduto.