Pasquale Pollio
Sono trascorse le prime sette giornate di campionato, ed il Cagliari occupa mestamente l’ultima posizione in classifica, evento accaduto solo cinque volte nella sua lunga storia e che per quattro volte ha sancito la retrocessione della squadra al termine del torneo, inoltre dopo il campionato da museo degli orrori disputato la scorsa stagione nessuno si aspettava una partenza del genere, ma non è il caso di fasciarsi la testa prima di rompersela in quanto questa rosa ha tutte le potenzialità per recuperare posizioni, anche perché tutte le altre pretendenti alla salvezza non stanno sicuramente correndo, ed in un campionato così equilibrato basta inanellare una serie di risultati positivi per allontanarsi dai bassifondi della classifica, anche se è vero però che tutti ci aspettavamo un Cagliari diverso, che non dovesse lottare per le posizioni di coda, ma il campo, giudice supremo, ha emesso ben altra sentenza.
Ora dopo l’ennesimo cambio di guida tecnica, Giulini sta lentamente avvicinandosi alle medie di Massimo Cellino, bisognerà rimboccarsi le maniche per far si che la squadra acquisisca una forma fisica accettabile e che la testa sia libera, come accaduto dopo la sfida dello scorso anno contro il Parma che fu il crocevia di una rincorsa alla salvezza ritenuta solo una chimera, il problema vero è che la Società continua a commettere errori nella costruzione della rosa, ad esempio dopo il secondo grave infortunio a Marco Rog, invece di correre ai ripari facendo firmare immediatamente il contratto al “Ninja”, che non attendeva altro, si è acquistata una punta come Keita Balde, sicuramente di valore e che doveva rimpiazzare il “Cholito”, dimenticandosi però che a centrocampo la coperta non era corta, ma cortissima, ma ora non ha nessun senso piangere sul latte versato perché il nuovo tecnico dovrà tirare fuori il meglio dai giocatori presenti nella rosa e valutare attentamente il modulo tattico da utilizzare, in quanto la difesa a tre non ci è sembrata dare eccessive garanzie in fase di copertura e forse sarebbe interessante provare a giocare con una linea a quattro, scelta che si sarebbe dovuta adottare anche nell’ultima parte di gara contro il Venezia, e che forse avrebbe portato alla conquista della prima vittoria, ma con i se e con i ma non si va da nessuna parte e lasciamo quindi la patata bollente nelle mani di Walter Mazzari, tecnico di provata esperienza, che saprà come mettere in campo la squadra per farla rendere al meglio, unico diktat: vincere la prossima gara casalinga contro la Sampdoria per dare una svolta ad un campionato partito veramente male.