Pasquale Pollio
Dopo aver perso immeritatamente le gare con Bologna, Atalanta e Sassuolo, la Salernitana era attesa da una sfida senza margine di errore, perché solo la con una vittoria Castori avrebbe salvato la sua traballante panchina ed inoltre i tre punti avrebbero permesso ai granata di abbandonare l’ultimo posto in classifica, complice il pareggio tra Cagliari e Venezia, e finalmente la Dea bendata si è ricordata dei granata che sono riusciti, nonostante la buona prova dei rossoblù a portare a casa tre punti fondamentali per il morale e per la classifica.
Mister Castori decideva di confermare il modulo tattico utilizzato a Reggio Emilia contro il Sassuolo, quindi difesa a quattro composta da Gyomber, Strandberg, Gagliolo e Ranieri; in mediana Mamadou Coulibaly, Kastanos e Lassana Coulibaly; con Ribery a supporto delle due punte Simy e Gondo, dal canto suo Ballardini schierava la squadra con il 3-5-2, davanti a Sirigu, difesa composta da Maksimovic, Bani e Criscito; Sabelli, Tourè, Badelj, Cambiaso e Rovella a centrocampo con Kallon e Bianchi di punta, Bianchi che aveva sostituito all’ultimo momento Destro infortunatosi nel riscaldamento pre gara, era il Genoa a battere il calcio d’inizio, ma trascorrevano i minuti senza che i portieri fossero mai impegnati, e solo al ventunesimo arrivava il primo facile intervento di Sirugu su un tiro velleitario dal limite dell’area di Simy, poi due minuti dopo toccava a Belec intervenire su un tiro pericoloso dei rossoblù, ma era il Genoa a scuotersi creando altre due situazioni pericolose all’interno dell’area granata, ma la Salernitana reagiva e toccava a Gagliolo sfiorare la traversa dopo una splendida rovesciata di Gondo in piena area, poi era ancora la squadra di Castori al trentaquattresimo a rendersi pericolosa con Kastanos che impegnava Sirigu dalla distanza ma sulla respinta dell’estremo rossoblù non riusciva il tap in vincente a Frank Ribery, al trentasettesimo infortunio per Lassana Coulibaly che veniva sostituito da Di Tacchio che si sistemava al centro della mediana con lo spostamento di Kastanos sull’out di sinistra, ma dopo i quattro minuti di recupero concessi dal direttore di gara si rientrava negli spogliatoi sul risultato di zero a zero, da notare l’atteggiamento da allenatore in campo di Ribery che comandava i suoi compagni come se avesse un joystick tra le mani.
Alla ripresa delle ostilità Castori inseriva Obi per Mamadou Coulibaly uscito anch’egli acciaccato al termine della prima frazione di gioco, mentre Ballardini confermava l’undici iniziale, ma era la Salernitana ha rendersi subito pericolosa con Di Tacchio che sfiorava la traversa con un gran tiro dalla distanza, i granata incitati dalla Curva Sud provavano a spingere sull’acceleratore, allora Ballardini decideva di effettuare i primi cambi, fuori Bianchi e Sabelli dentro Ekuban e Fares, al sessantesimo era Castori a richiamare in panchina la coppia d’attacco Simy Gondo, entrambi piuttosto in ombra, inserendo Djuric e Bonazzoli mentre il tecnico rossoblù sostituiva Criscito infortunatosi, con Ghiglione, al sessantatreesimo gran tiro di Kallon che a causa di una deviazione metteva fuori causa Belec senza però centrare lo specchio della porta, poi un lampo al minuto sessantasei su calcio d’angolo battuto da Kostanos arrivava la deviazione di testa di Djuric che batteva Sirugu portando in vantaggio la Salernitana, il Genoa non ci stava e provava ad organizzare una reazione ma erano ancora i granata a sfiorare il gol con Di Tacchio che colpiva il palo alla destra dell’estremo difensore rossoblù, ed allora il tecnico dei “Grifoni” correva ai ripari, dentro Goran Pandev e fuori Toure’, con il Genoa che si sistemava con un offensivo 3-4-3, al minuto settantotto i rossoblù creavano lo scompiglio in area granata con Rovella che non centrava la porta dopo una difficile parata di Belec, minuto ottantuno Castori richiamava un esausto Ranieri inserendo Jaroszynski, ma toccava a Ghiglione a sfiorare il gol con un perfetto diagonale che sfiorava il palo alla destra dell’estremo difensore salernitano, mancavano pochi minuti ed allora il Genoa produceva lo sforzo finale alla ricerca del pari, prima era Pandev a sfiorare il gol e poi Rovella batteva una punizione in maniera perfetta ma si vedeva negare la gioia del gol da un Belec in stato di grazia, la partita si chiudeva così con la vittoria della Salernitana, una vittoria meritata che lascia però l’amaro in bocca a Ballardini perché se il Genoa avesse raggiunto il pareggio non avrebbe sicuramente rubato nulla.
Ora però comincia un nuovo campionato per la Salernitana che riprenderà gli allenamenti il prossimo mercoledì al Centro Sportivo Rosy Mary per preparare la sfida salvezza che vedrà i granata di scena al “Picco” contro lo Spezia.