Pasquale Pollio
All’Arechi andava in scena l’ennesima gara decisiva per la Salernitana obbligata a vincere per agganciarsi al treno salvezza, una gara dove i tre punti in palio valevano doppio visto che si trattava di uno scontro con una diretta concorrente, inoltre un risultato negativo avrebbe potuto influire negativamente sul morale dei granata.
Per il suo secondo esordio sulla panchina della Salernitana Mister Colantuono, con una rosa falcidiata dagli infortuni, decideva di affidarsi al 3-4-1-2 dimenticando però che questa squadra con la difesa a tre aveva sempre sofferto maledettamente, ed inoltre nonostante le tante defezioni nel reparto arretrato lasciava in panchina uno dei pretoriani di Mister Castori, Gagliolo, preferendogli Aya, e così la Salernitana si presentava in campo con Belec tra i pali; Aya, Strandberg e Jorosinsky a formare il terzetto di difesa; mediana composta da Kechrida, Kastanos, Di Tacchio e Ranieri con Ribery alle spalle della coppia Gondo Simy, dal canto suo Andreazzoli abbandonava l’albero di Natale e decideva di giocarsela con il 4-3-1-2 scegliendo i seguenti protagonisti: Vicario in porta; Stojanovic, Ismajili, Luperto e Marchizza in difesa , Haas, Ricci e Bandinelli a centrocampo con Henderson alle spalle di Pinamonti e Cutrone
L’Empoli batteva il calcio d’inizio e dopo solo novanta secondi passava in vantaggio, Kechrida si perdeva Bandinelli che lanciava nello spazio Pinamonti sul quale il duo Aya Strandberg arrivava in ritardo ed era uno a zero per i toscani, la Salernitana provava a reagire ed all’ottavo minuto Ribery serviva perfettamente Simy che batteva Vicario pareggiando i conti, ma l’attaccante nigeriamo si vedeva annullare il gol per un fuorigioco di centimetri, ma era un fuoco di paglia e dopo solo due minuti toccava a Cutrone, sul quale ancora Aya arriva in ritardo nella chiusura, a firmare il raddoppio, neanche il tempo di riprendersi dallo shock e Ranieri si addormentava su una rimessa laterale sull’out di sinistra dell’area granata permettendo a Henderson di crossare forte e teso dalla linea di fondo con Strandberg che deviava il pallone nella propria porta, eravamo al tredicesimo minuto ed i toscani si trovavano già in vantaggio di tre reti.
La Salernitana sembrava un pugile suonato e non riusciva a creare pericoli alla porta difesa da Vicario, anzi era ancora l’Empoli a sfiorare il quarto gol al sedicesimo con Pinamonti, ed quarantesimo con Cutrone che mancava il tap in vincente a porta spalancata, passavano altri due minuti e Pinamonti impegnava Belec in un difficile intervento, ma dopo che l’attaccante toscano aveva effettuato la conclusione Strandberg gli franava addosso, il direttore di gara veniva richiamato dal VAR assegnando un rigore piuttosto generoso visto che il fallo del difensore norvegese era arrivato ad azione conclusa, sul dischetto si presentava Pinamonti che batteva Belec con lo scavetto portando l’Empoli sul quattro a zero, e con questo risultato si chiudeva un primo tempo da museo degli orrori per la formazione granata.
Alla ripresa delle ostilità Colantuono si giocava il primo slot di sostituzioni inserendo Zortea per Kechrida, Bonazzoli per un evanescente Gondo ed Obi per Aya, sistemandosi con il 4-3-1-2 mentre Andreazzoli inseriva Tonelli per Stojanovic ammonito, dopo due minuti Ranieri accorciava le distanze su un perfetto assist di Ribery, il gol scuoteva i granata che premevano sull’acceleratore siglando il secondo gol dopo una splendida azione orchestrata sempre da Ribery con ultimo tocco di Ismajli nella propria porta, due a quattro al cinquattaquattresimo, a quel punto la Salernitana cominciava a credere nella rimonta e continuava a spingere alla ricerca di un terzo gol che avrebbe riaperto definitivamente il match, ma l’Empoli si ricompattava ed escludendo un colpo di testa di Simy al minuto sessantacinque la Salernitana non riusciva più ad impensierire Vicario, bisognava infatti attendere il minuto ottantanove, per annotare una conclusione ravvicinata di testa da parte di Djuric, subentrato a Simy, sulla quale l’estremo difensore empolese si superava per evitare che il pallone varcasse la linea bianca, l’Empoli espugnava così l’Arechi lasciando i granata all’ultimo posto con solo quattro punti conquistati, ma il mea culpa deve farlo il tecnico che ha sbagliato le scelte di formazione, cosa che avevamo anticipato nel collegamento del Venerdì sera nella rubrica “Speciale Serie A” in onda su Radio Sportiva, perché questa squadra per recuperare equilibrio deve assolutamente schierarsi con una difesa a quattro, cosa che aveva compreso precedentemente anche Castori, ed infatti nel secondo tempo con Zortea arretrato sulla linea dei difensori la squadra si è espressa sicuramente meglio, da segnalare un Ribery, come sempre, al di sopra di tutti e ventidue i protagonisti in campo con lampi di classe che hanno illuminato la gara.
Ora non ci sarà neanche il tempo per leccarsi le ferite perché i granata saranno impegnati nel turno infrasettimanale al “Penzo” contro il Venezia dove dovranno giocare per conquistare i tre punti dopo le due sconfitte consecutive contro squadre in lotta per non retrocedere come Spezia ed Empoli.