di Daniele Craviotto
Spezia-Genoa atto terzo per la salvezza. Sì perché dal momento dell’ingresso, ma sarebbe meglio dire ritorno, in A degli spezzini, queste due squadre si sono sempre affrontate in scontri decisivi per la permanenza nella massima serie. Ma prima veniamo ad alcune annotazioni storiche. Questo derby ligure ha una radice e una storia che risale a esattamente un secolo fa. Infatti, 35 anni prima del primo Sampdoria Genoa, il Grifone disputò la prima sfida contro l’Aquilotto a La Spezia. Data 14 gennaio 1921 in un Alberto Picco (primo marcatore della storia dello Spezia è caduto nella Grande Guerra) con nemmeno due anni di vita si ha il primo confronto in terra levantina. 1 a 1 il risultato finale che lascia l’amaro in bocca ai genovesi, a quel tempo una potenza del calcio italiano e inorgoglisce gli spezzini per l’impresa compiuta. Sarà però la stagione ‘22-‘23 a far registrare i primi scontri. Curiosità: è in quell’anno che La Spezia (inizialmente denominata solo Spezia) diventa capoluogo di provincia. Non si sa fino in fondo la matrice di questi tafferugli, che porteranno gravi danni e gravissime conseguenze con la squalifica del campo per addirittura un anno. Probabilmente l’astio verso la massima espressione in quegli anni del calcio ligure e un mala digestione del senso di superiorità manifestato dai genoani, ha fatto nascere un’acerrima rivalità spesso sfociata in fatto spiacevoli. Ad esempio quelli della stagione 2005-2006 con entrambe le squadre in C e a contendersi la promozione. A rimanere feriti quel giorno furono in particolare gli agenti di polizia. Ma già nel 2001, un’amichevole (o meglio questo doveva essere) fu interrotta dopo soli 25 minuti di gioco per scontri tra le tifoserie. Fortunatamente, nella storia, esiste anche il calcio giocato tra le due formazioni. Nel 1925 proprio una vittoria a Spezia sancì il primo posto del Genoa che lo porterà a giocarsi una serie (persa) di ben 4 partite contro il Bologna con uno degli scudetti più discussi e nefasti della storia del calcio italiano. I confronti di C e B tra Luigi Ferraris e Alberto Picco (dal 2005 al 2007) sono ricordati con maggior piacere dagli aquilotti, poiché contribuirono prima alla salita in B e poi alla conquista dei playout (vinti con il Verona) per la permanenza in serie cadetta. Spezzini che si tolgono anche la soddisfazione di eliminare proprio i genoani dalla coppa Italia nel 2013. E arriviamo ai giorni nostri. Vi è parecchia analogia tra il confronto di questa sera è quello di quasi un anno fa sempre in terra spezzina. Intanto lo Spezia davanti al Genoa. Il Grifone nei meandri bui della zona retrocessione. Di nuovo Ballardini in panchina che proprio da qui costruì la salvezza genoana. Dopo un finale di mercato che sembrava il preludio di uno scambio, Destro veste ancora il rossoblu e Nzola il bianconero (è per ora andata decisamente meglio al Genoa). Proprio gli attaccanti che in quella partita segnarono e a cui si è andato ad aggiungere capitan Criscito per l’1 a 2 finale. Anche al ritorno la partita diventerà cruciale per le sorti (tranquille o meno) del finale di stagione e la salvezza e a spuntarla furono ancora i genovesi. Ora siamo al terzo atto di una rivalità con, in realtà, radici profonde e di un confronto sempre dominato dalla paura. Comunque andrà l’unica cosa la storia chiede, a tifosi e squadre, è di onorare al massimo questo recente antico derby. Un confronto senza scontri.