(di Gianluca Guarnieri) Troppi errori. Troppi. La Roma sciupa e non concretizza a sufficienza la mole di gioco creata, fermandosi sul 2-2 contro i norvegesi del Bodo Glimt. L’imprecisione sotto porta sta diventando un fattore ricorrente di questo frangente di stagione, con le prestazioni insufficienti dei vari Mkhitaryan, Zaniolo ed Abraham, incappati in una serata no, e non sono bastate le belle prestazioni di El Shaarawy (il migliore, autore di un gran goal nella ripresa…) e Mancini (palo incredibile per l’ex Atalanta…) per poter cancellare lo spaventoso ricordo del 6-1 di 14 giorni fa. Da considerare e non è una scusante, i due incredibili rigori non concessi ai giallorossi dallo scadente arbitro greco Papapetrou, totalmente assente sui falli di mano di Moe e Konradsen, degni dell’Nba. La Roma nelle ultime 6 gare tra campionato e Coppa ha vinto soltanto una volta, a Cagliari in trasferta, e questa è una cartina tornasole precisa del momento difficile della squadra giallorossa. Troppi i calciatori fuori forma, soprattutto elementi di grande impatto e la mancanza di Lorenzo Pellegrini, il calciatore migliore dell’inizio di stagione e capace di potersi inserire in zona goal con esiti di tutto rispetto. Il Capitano di Cinecittà dovrebbe stringere i denti per il Lunch Match di Venezia, di domenica ma sarà importante che il resto della squadra possa seguire il proprio leader in campo. A Venezia mancherà Matias Vina, a causa di un fastidio muscolare che potrebbe anche precludergli la trasferta sudamericana con la nazionale dell’Uruguay.