NAPOLI A PORTE CHIUSE

Posted By on Nov 6, 2021 | 0 comments


di Lucio Marinucci

 

Giù la maschera. All’alba della dodicesima giornata di Serie A il Napoli è primo con 31 punti e ormai è impossibile continuare a nascondersi. I partenopei sono al momento i principali candidati per lo scudetto e non c’è scaramanzia che tenga di fronte ai numeri impressionanti di questi primi due mesi e mezzo di campionato. Primo posto in classifica a pari punti con il temibile Milan, dieci vittorie e un solo pari in Serie A, bottino pieno al Maradona, 23 gol fatti e soprattutto appena 3 subiti. Quest’ultimo dato è forse il più sorprendente e probante di tutti. Spalletti è riuscito finora a plasmare una squadra praticamente perfetta, capace di tenere la porta inviolata in ben otto occasioni. Mai il Napoli era riuscito ad avere una solidità simile e per trovare una difesa migliore all’undicesima giornata bisogna addirittura risalire alla prima Roma di Garcia (2013-14) con due gol subiti. I numeri difensivi degli azzurri non sono di certo casuali, ma anzi sono il risultato della somma di diversi fattori. Il primo è sicuramente l’esplosione repentina di Amir Rrahmani. Il centrale kosovaro ha definitivamente scalzato Manolas e a suon di prestazioni si è conquistato la fiducia di pubblico, compagni e allenatore. La continuità della coppia che ha formato con Koulibaly incute quasi timore e si sta ormai consacrando come una delle più forti del campionato. In più quando a difesa dei pali hai un portiere del calibro di Ospina le certezze si moltiplicano. Sono anni che Meret prova a sottrargli definitivamente la titolarità, ma gira e rigira il colombiano è sempre lì. Non sono solo le grandi parate a fare un portiere, ma soprattutto la costanza nel rendimento e la sicurezza che si trasmettere alla squadra, doti nelle quali l’estremo difensore sudamericano eccelle. Altra specialità non indifferente di Ospina è la qualità nel gioco con i piedi, ragione per cui Ancelotti, Gattuso e ora Spalletti lo hanno spesso preferito all’italiano.

In sostanza i singoli stanno giocando un ruolo fondamentale, ma il fattore preponderante finora è stato sicuramente il gruppo. Il Napoli sta ottenendo questa impermeabilità difensiva in un modo talmente inequivocabile da risultare quasi banale, ossia dominando le partite. La brigata del tecnico certaldino non è andata in difficoltà con nessuno, nemmeno negli scontri diretti. Gestisce alla grande il pallone e con esso il pallino del gioco e anche nei match più ostici, con la Roma ad esempio, è riuscita a gestire con lucidità ogni momento della partita e infatti non ha incassato gol, nonostante le numerose incursioni giallorosse. Anche qui si vede la mano minuziosa di Spalletti, abile cesellatore di una categorica cultura nelle marcature preventive. Gli azzurri recuperano palloni su palloni in ogni sfida e qui a farla da padrone è Zambo Anguissa, una delle scoperte più piacevoli alle pendici del Vesuvio.

La stagione è chiaramente ben lontana dalla conclusione e la Coppa d’Africa potrebbe rivelarsi un ostacolo non banale, ma se la porte del Napoli continueranno ad essere blindate come lo sono ora, il traguardo potrebbe non essere più un miraggio.

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