Stadi e rispetto dell’ambiente: una lezione di ecosostenibilità che arriva dal Regno Unito

Posted By on Nov 8, 2021 | 0 comments


di Nicoletta Natoli

 

In questi giorni in cui gli occhi del mondo sono puntati sulla COP 26 (Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici) di Glasgow, viene spontaneo chiedersi: il concetto di ecosostenibilità si può applicare anche al mondo del calcio? La risposta a questa domanda è sì, perché uno sport come il calcio può indubbiamente dare il proprio contributo in svariati modi alla risoluzione dei problemi che affliggono l’ambiente. In questo senso la sostenibilità degli stadi rappresenta il primo passo, perché sono proprio gli impianti sportivi a poter alleggerire l’impatto ambientale creato da una società calcistica.

Tenendo in considerazione fattori fondamentali quali l’uso di energie rinnovabili, l’emissione di carbonio, l’utilizzo della plastica e il risparmio dell’acqua, sono stati costruiti e restaurati molti stadi che hanno fatto da cornice ai mondiali in Russia nel 2018, e quasi tutti quelli che ospiteranno i prossimi mondiali in Qatar nel 2022.

Uno degli esempi più vividi di questa forte sensibilità ecologica arriva dalla Premier League, dove lo scorso 19 settembre si è disputata la prima partita a zero emissioni di carbonio, ovvero Tottenham-Chelsea. La scelta di questo incontro a casa degli Spurs non è casuale, dal momento che il Tottenham è il club inglese più green, e il suo stadio New Tottenham Hotspur Stadium è stato incluso tra i più sostenibili del mondo. Costruito nel 2019, l’impianto di gioco ha un impatto ambientale praticamente inesistente, dal momento che ha raggiunto il 100% di energia rinnovabile certificata, e zero emissioni indirette di gas effetto serra derivanti da elettricità, calore e vapore. Inoltre, tenendo fede al suo motto To dare is to do (Osare è fare), la casa del Tottenham contiene l’acustica, effettua la raccolta differenziata, accumula la propria energia tramite pannelli solari e raccoglie l’acqua piovana, che poi viene adoperata per i servizi igienici.

Rimanendo nel Regno Unito, tra i campi più verdi rientrano anche l’Emirates Stadium, sede degli incontri casalinghi dell’Arsenal, e uno stadio tuttora in fase di costruzione, ovvero l’Eco Park del Forest Green Rovers, squadra della cittadina di Nailsworth che milita nella quarta divisione del campionato inglese. Secondo la Fifa quest’impianto di proprietà di Ecotricity, impresa che opera nel settore delle energie rinnovabili, sarà il più ecosostenibile al mondo, perché sarà realizzato interamente in legno, sfruttando una tecnologia architettonica a zero impatto ambientale. Disporrà di una copertura trasparente sul tetto, sarà completamente alimentato da elettricità pulita e utilizzerà pannelli fotovoltaici; inoltre, non userà pesticidi per curare il suo prato, che verrà tagliato da un tosaerba elettrico a energia solare e innaffiato con acqua piovana, raccolta in un’apposita cisterna.

Per quanto riguarda il contesto europeo, tra gli stadi più rispettosi dell’ambiente figurano anche la Johan Cruijff Arena di Amsterdam e la Allianz Arena di Nizza. In Italia la palma degli impianti più green va invece allo Juventus Stadium e alla Dacia Arena di Udine.

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