A.A.A.S. ROMA CERCASI

Posted By on Nov 12, 2021 | 0 comments


di Lucio Marinucci

 

Una sola vittoria nelle ultime sette partite ufficiali, dieci punti nelle ultime nove di A. Da un mese e mezzo a questa parte sembra essersi inceppato qualcosa all’interno del motore giallorosso e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Quella di quest’anno è la peggior partenza in campionato delle ultime nove stagioni, a pari merito con il 2018-19, annata che vide Di Francesco esonerato. Insomma anche le statistiche non scagionano di certo la Roma di Mourinho, che in questo momento segna poco e incassa troppo. Gli otto gol rimediati dal Bodo Glimt (dedicargli un articolo ad Aprile ha dato le sue soddisfazioni) sono l’emblema di una difesa tutt’altro che impenetrabile, ancora imprecisa nei movimenti e che spesso difende troppo larga, permettendo l’inserimento di attaccanti dall’esterno. Anche il reparto offensivo però stenta ad ingranare e pure in questo caso sono i numeri a parlare: Abraham, Mkhitaryan, El Shaarawy e Shomurodov hanno totalizzato insieme appena 8 gol nelle prime dodici di Serie A, con Zaniolo che ancora non ha mai timbrato il cartellino. La verità è che rispetto alla mole di gioco prodotta la Roma concretizza sempre troppo poco, entra in confusione e spesso spende più energie del dovuto. Questa frenesia non sta aiutando soprattutto lo stesso Zaniolo, ancora alle prese con gli strascichi del doppio infortunio alle ginocchia, e il quasi 33enne Mkhitaryan, terribilmente depotenziato dallo spostamento sull’esterno. In più anche il centravanti inglese sembra aver perso smalto, non solo per colpa dei legni che lo continuano a tormentare da settimane. Solo Pellegrini si sta distinguendo in positivo grazie ad un avvio di stagione a livelli altissimi; da vero capitano sta cercando di essere un faro per i compagni funestati dalla burrasca, grazie al suo carisma al contempo placido e risoluto.

Ora arriva l’ultima sosta nazionali dell’anno e Mou avrà il tempo per riflettere su quello che finora non ha funzionato. Ciò che è bene ribadire è che al tecnico portoghese va concesso tempo perché per quanto ambizioso il progetto è ancora in piena costruzione, e infatti a Gennaio i Friedkin tenteranno di regalare allo Special One una rosa a lui più congeniale. Del resto quando si sceglie Mourinho come allenatore non può esserci dote più utile della pazienza, anche perché si sa, Roma non fu costruita in un giorno.

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