UN PUNTO PER UNO NON SERVE A NESSUNO

Posted By on Nov 26, 2021 | 0 comments


Pasquale Pollio

Sfida ad alta tensione all’Unipol Domus tra Cagliari e Salernitana, due squadre che occupano in coabitazione l’ultimo posto della classifica, e naturalmente entrambe avrebbero bisogno di conquistare i tre punti in palio per avvicinare le concorrenti alla salvezza, per l’occasione Mazzari decideva di cambiare l’assetto tattico schierandosi con il suo amato 3.5.2 con Cragno tra i pali, Caceres, Ceppitelli e Carboni a formare il trio difensivo; Bellanova, Nandez, Grassi, Marin e Dalbert in mediana, e la coppia Joao Pedro Keita in attacco, dal canto suo Colantuono sorprendeva tutti e, nonostante l’assenza di Ribery, non modificava l’assetto tattico delle ultime uscite, confermando il 4-3-1-2 e davanti a Belec si sistemavano Veseli, Gyomber, Gagliolo e Ranieri; Obi, Di Tacchio e Lassana Coulibaly a centrocampo con Bonazzoli alle spalle del duo Djuric Gondo, anche se l’attacante ivoriano si abbassava spesso sulla linea mediana.

Nel primo tempo però vinceva la paura di perdere visto che l’unica vera conclusione nello specchio della porta arrivava in pieno recupero e precisamente  al quarantaseiesimo grazie a Joao Pedro che colpiva di testa ed impegnava Belec in un difficile intervento, da notare che Colantuono al minuto trentotto era costretto, causa infortunio, a sostituire Gondo, e decideva di non mandare in campo una punta ma Zortea, sistemando la squadra in campo con il 4-4-2.

Al rientro dagli spogliatoi Mazzarri effettuava il suo primo cambio, fuori Grassi  in non perfette condizioni fisiche, e dentro Strootman, mentre Colantuono sistemava i granata con il 3-5-2, si arrivava però al minuto cinquantotto senza che occasioni pericolose da entrambe le parti, ed allora il tecnico rossoblù decideva di inserire Pavoletti per Dalbert, con i sardi che si sistemavano con un più offensivo 3-4-3, con questo nuovo assetto il Cagliari cominciava a premere ed allora Colantuono riportava la difesa a quattro, poi un lampo al settantatreesimo, era Joao Pedro che serviva una palla sul primo palo a Pavoletti che batteva Belec, la Salernitana non ci stava e reagiva immediatamente, allora Mazzarri richiamava in panchina un esausto Bellanova per inserire Lycogiannis, mentre il tecnico granata si giocava la carta Simy.

La Salernitana spingeva sull’acceleratore alla ricerca del pari e Mazzarri commetteva l’errore di richiamare in panchina Keita per inserire Deiola, così i rossoblù tornavano al 3-5-2 abbassandosi troppo e lasciando campo ai granata, così Colantuono le provava tutte, dentro Kechrida, Capezzi e Vergani, fuori Obi, Ranieri e Veseli, ed al novantesimo veniva premiato grazie a Bonazzoli che castigava Cragno realizzando il gol del pareggio, pareggio che difatto non serve a nessuna delle due squadre che restano mestamente al punto di partenza.

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