( di Gianluca Guarnieri) Un gesto, un attimo, una vita. Un ricordo incancellabile, quello dell’8 dicembre 1982. Il giorno dell’Immacolata concezione di 39 anni fa è legato nella memoria dei tifosi giallorossi a quel Roma-Colonia, vinto dalla squadra giallorossa per 2-0. Molte immagini vengono alla luce dei ricordi e della memoria. Dallo Stadio Olimpico pieno come un uovo, allo striscione con scritto “Non passa lo straniero”, esposto da una Sud monumentale per tifo e passione, con un’evocazione alla leggenda del Piave e agli eroismi della prima guerra mondiale, fino ai goal di Iorio e del “Divino” Falcao, con uno stop di petto degno del manuale del calcio. Fu lui il match winner, che riuscì ad evitare l’incubo dei supplementari ad una manciata di minuti dalla fine, piegando le mani del forte portiere tedesco Harald Schumacher, già avversario di Bruno Conti pochi mesi prima, nella finale di Madrid del campionato del mondo. Quel pomeriggio di festa, con una città intenta a preparativi natalizi, la Roma di Liedholm divenne grande e mostrò la sua forza e la sua personalità. Riuscì a ribaltare la sconfitta dell’andata (1-0 col il goal di Klaus Allofs) dove non aveva demeritato, attaccando con pazienza senza correre rischi, bloccando un avversario abituato alle platee europee e mondiali. Capitan Agostino piegò le mani del portiere teutonico e Maurizio Iorio mise in rete il comodo tap in, per il vantaggio ad inizio ripresa, e al leggendario numero 5 toccò l’onore della stoccata finale, lui che non aveva disputato una grande partita, ma che si dimostrò decisivo come pochi, campione straordinario. Un ricordo, un qualcosa che ti resta dentro, custodito nel proprio cuore, per una squadra leggendaria, composta da leader carismatici, come il Presidente Dino Viola o mister Nils Liedholm, per non parlare di Agostino Di Bartolomei, figura basilare, nato con la fascia al braccio, nel solco dei capitani romani e romanisti. Una pagina da non dimenticare. Impossibile fare altrimenti…