Pasquale Pollio
I numeri condannano senza se e senza ma una Salernitana in caduta libera che ha inanellato tredici sconfitte in diciasette partite e vanta la peggior difesa ed il peggior attacco della Serie A, ed a prescindere dagli interpreti, su cui ci sarebbe da discutere, manca un’idea di gioco, ma sicuramente non si poteva chiedere al tecnico subentrato in corsa di riuscire nell’impresa titanica di trasformare una rosa completamente inadeguata per la categoria in una squadra.
I colpevoli sono sotto gli occhi di tutti, a partire dal duo “Mezzaroma Lotito” che avrebbe dovuto cedere la Società nel corso del campionato cadetto ben conscio della modifica delle regole da parte della federazione, del DS Fabiani che, dopo aver perso quasi tutti gli elementi che avevano contribuito alla promozione, e con tutti i vincoli imposti dai Trustee, non ha costruito una rosa adeguata per la categoria, ed anche del tecnico Castori, che desideroso di confrontarsi con la massima serie ha accettato di guidare un’armata brancaleone credendo che il solo Ribery potesse magicamente alzare il tasso qualitativo di tutta la rosa.
Ora però bisogna voltare pagina, i due Trustee consegnino entro mercoledì la Società a qualsiasi cifra ad un nuovo proprietario che, con chiarezza, visto l’attuale situazione, comunichi i programmi alla città ed ad una tifoseria che non merita di continuare a subire queste umilazioni e che anche ieri ha risposto presente al “Franchi”.
Per tornare alla gara di ieri, paradossalmente i granata hanno disputato uno dei migliori primi tempi di questa stagione e sono crollati solo dopo il secondo gol della viola, ed onestamente il risultato finale mortifica oltre i propri demeriti una squadra condannata, come spesso è accaduto dagli errori dei singoli.