La Salernitana spreca il primo set ball

Posted By on Feb 8, 2022 | 0 comments


Pasquale Pollio

Ieri sera è partito il nuovo campionato della Salernitana targata Iervolino e costruita in dieci giorni dal DS Sabatini, una squadra rivoluzionata formata da un mix di giovani di prospettiva e uomini di esperienza, tutto per provare a raggiungere una salvezza che avrebbe del miracoloso, ma c’era molta curiosità sull’undici che Colantuono avrebbe schierato in campo, visto l’abbondanza inusuale della rosa, ma la “gloria si scioglieva” solo alla presentazione delle formazioni ufficiali che vedevano la squadra in campo con un 4-3-2-1 con Sepe a difesa dei pali; linea a quattro completamente rinnovata e formata da Mazzocchi, Fazio, Dragusin e Ranieri; mediana composta da Lassana Coulibaly, Kastanos e Radovanovic con Verdi e Ribery a supporto di Mousset, mentre Thiago Motta confermava il suo 4-3-3 con Prtovedel in porta; Amian, Erlic, Nikolau e Reca in difesa; Sala, Kiwior e Maggiore in mediana e trio offensivo composto da Verde, Manaj e Gyasi.

Toccava alla Salernitana muovere il primo pallone della gara ma lo Spezia provava subito a pressare alto per mettere in difficoltà i portatori di palla granata, passavano solo tre minuti e Verdi disegnava una parabola perfetta su punizione che batteva un incolpevole Provedel, la reazione degli aquilotti non si faceva attendere ed al minuto dieci l’arbitro richiamato dal VAR concedeva un calcio di rigore a favore dello Spezia per un intervento scomposto di Fazio in piena area, sul dischetto si presentava Manaj che spiazzava Sepe portando la gara sul risultato di parità, ma le emozioni non terminavano ed era ancora Verdi che al quindicesimo batteva un’altra punizione che toglieva la ragnatele dall’incrocio dei pali, un vero capolavoro balistico, lo Spezia non ci stava e cominciava a costruire gioco alla ricerca del pari ed al minuto ventinove l’arbitro Valeri fischiava un secondo rigore, sempre grazie al VAR, questa volta sul dischetto si presentava Verde che trasformava con freddezza, la Salernitana non ci stava e provava a spingere sull’acelleratore creando però pochi pericoli alla porta di Provedel e così il primo tempo si chiudeva sul risultato di parità.

Al rientro dagli spogliatoi Colantuono effettuava il primo cambio, fuori Mousset e dentro Djuric, ed al quarantasettesimo Kastanos falliva la più facile delle occasioni non riescendo a colpire un pallone che chiedeva solo di essere spinto in rete, la pressione dei granata non accennava a diminuire ed era Ribery a sfiorare il palo alla destra di Provedel con un tiro dai sedici metri, poi al minuto cinquantanove ci provava Radovanovic con un tiro velleitario dalla distanza che non spaventava l’estremo difensore spezzino, ma era ancora Kastanos a sfiorare il palo alla sinistra di Provedel.

Colantuono la povava a vincere e richiamava in panchina Kastanos e Verdi inserendo delle forze fresche, dentro Bohinen e Perotti, era il minuto sessantaquattro, immediatamente arrivavano le contromosse di Thiago Motta che sostituiva Sala e Verde per Nguiamba ed Agudelo, ed al minuto settantacinque era Manaj che dalla stessa mattonella di Verdi sfiorava l’incrocio dei pali, il tecnico granata si giocava le sue ultime carte, ed era Mikael che sostituiva un Ribery sottotono passando al 4-3-1-2, e con questo modulo tattico i granata provavano il forcing finale alla ricerca del gol, poi l’ultimo cambio per Colantuono che richiamava Mazzocchi, in debito di ossiggeno, per Gyomber spostando Dragusin, eccellente la sua gara, in mediana, ma non c’era nulla da fare ed alla Salernitana non riusciva l’impresa di battere lo Spezia e risucchiarlo verso la zona caldissima della classifica e per Colantuono l’Arechi restava ancora un tabù.

Valutando la prestazione ci piace vedere il bicchiere mezzo pieno, perché questa squadra è sembrata completamente trasformata rispetto alla formazione che ha disputato il disastroso girone d’andata, ed il tecnico ha ricevuto delle indicazioni confortanti dalla prestazione dei nuovi a partire dalla linea di difesa, in quanto la coppia Fazio Dragusin è sembrata ben assortita e non ha lasciato spazio agli avanti spezzini che non hanno mai tirato nello specchio della porta per tutta la gara, bene anche Mazzocchi che si è disimpegnato con personalità sulla sua zona di competenza, sicuramente bisognerà registrare la mediana dove però dovranno essere inseriti velocemente giocatori di ganba come Bohinen ed Ederson, mentre urge recuperare velocemente Bonazzoli nell’attesa che Mikael e Mousset dimostrino le loro doti di goleador, ora però all’orizzonte si presenta un’altra gara determinante per i granata che dovranno provare a conquistare l’intera posta domenica alle 15 a Marassi, impresa alla portata di questa nuova Salernitana

 

 

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