di Giuseppe Vignola
E’ un arrivederci non un addio caro Pino. Non si parla mai di un addio per chi resta nei cuori e nei ricordi delle persone anche nel futuro. Poi soprattutto se si parla di leggende come lo sei stato tu. Hai dato tantissimo al calcio, non solo alla tua amata Lazio. Purtroppo quando le leggende se ne vanno si sente un vuoto enorme perché, stupidamente, pensiamo che essendo il ricordo di loro immortale, avranno anche loro stessi questa grande caratteristica dell’immortalità terrena. Non si parla di calcio per personaggi di una certa caratura, nel calcio sei stato un fenomeno, uno dei difensori più forti in assoluto ma ciò che ti distingue da un semplice fenomeno è l’uomo dietro questo. Con i ragazzi del 74 hai scritto la storia che fa sorridere tutti anche chi non fa il favore per i colori biancocelesti. Ho avuto la fortuna anzi, l’ONORE, di conoscerti e di scambiare due parole con te. La tua immensa dolcezza con un ragazzo di 20 anni che si affaccia al mondo del calcio fa capire l’uomo che sei. Uso il presente perchè sarò ripetitivo ma per me sei ancora qui. Ho avuto l’onore di ricevere un tuo complimento in una trasmissione, non penso me lo dimenticherò mai. Non mi dimenticherò mai nemmeno come con la tua ironia nel pre-puntata cercavi di coinvolgermi nei discorsi. Oggi leggendo le parole su di te del figlio di Maestrelli, il vostro grande condottiero, su come dopo la scomparsa ti sei reso presente nella loro vita, è uscita ancora di più la tua estrema eleganza. Adesso sei lassù con tanti fenomeni che sono andati via prima di te, saranno contenti sicuramente del tuo arrivo, un altro genio del calcio con cui condividere i loro pensieri. Devo essere sincero però li sù sono stati un pò egoisti, perché non hanno pensato a tutti noi che volevamo invece sentirti ancora qui a raccontarci le tue storie e a spiegarci il calcio. Oggi in tanti parlano di te, la cosa più bella è che tanti di questi non ti hanno visto in campo, questo vuole dimostrare che non è solo per le tue gesta con quel pallone che la gente ti ricorda. Adesso puoi riabbracciare il tuo condottiero li sù e il tuo caro amico Chinaglia, i quali non vedranno l’ora di ringraziarti per le tue sempre belle parole e bei racconti delle loro storie. arrivederci Pino… grazie di tutto, per il tuo esempio, per la tua dolcezza e per aver arricchito chi ha deciso di ascoltarti. E per citare un tuo grande amico e ammiratore chiudo questo pezzo come lui chiuse un servizio per il tuo compagno di campo, di gioie e di vita Giorgio. Goodbye Pino Kiss. 7