Nicola Ciacciarelli
Altri tre punti per la Juve che servono a distanziare l’Atalanta (ora a -6 con una partita in meno). Anche con lo Spezia, però, i bianconeri hanno dovuto penare e non poco.
Dopo un buon primo tempo in cui menato a lungo le danze, portandosi in vantaggio con Morata, la Juve è calata sin dall’inizio della ripresa. La squadra che aveva cinto d’assedio i liguri nel primo tempo, sfiorando anche il raddoppio, ha lasciato il posto ad una Juve meno lucida e meno intelligente. La Signora è andata nuovamente in affanno al primo accenno di pressing alto degli uomini di Thiago Motta. Errore di valutazione quello di pretendere di costruire sempre dal basso e non ricercare la verticalizzazione per Vlahovic o Morata. Gli ospiti infatti hanno avuto modo di alzare il baricentro e far ripartire sempre la propria azione nella metà campo avversaria.
Dunque è toccato a Szczesny prendersi il proscenio a poco più di 10 minuti dalla fine con un’uscita tanto disperata quanto efficace su Agudelo. Lo stesso polacco , in precedenza, aveva bloccato un colpo di testa di Gyasy sulla linea. Insomma tanta sofferenza per una squadra che nella ripresa ha risentito, e non poco, dei pochissimi a cambi a disposizione e dall’impossibilità di fare rotazioni in questo segmento di stagione, causa infortuni. Ben venga allora l’ennesima vittoria di corto muso. Anzi, cortomusissimo.