Nonostante il tecnico Davide Nicola non voglia sentire parlare di “ultima spiaggia”, la gara di ieri contro il Sassuolo era di fatto l’ultima spiaggia per i granata costretti a conquistare l’intera posta per poter provare a tenere accesa la flebile fiammella delle speranze di salvezza, inoltre la Salernitana, visto il programma della 29° Giornata, avrebbe potuto accorciare le distanze sulle squadre che le erano davanti, per l’occasione Nicola decideva di confermare il 4-4-2 cambiando però alcuni interpreti, e così davanti a Sepe la linea difensiva era composta da Veseli, Gyomber, Fazio e Ruggeri, una vera rivoluzione, in mediana si sistemano Kastanos, Lassana Coulibaly, Ederson e Verdi con Bonazzoli Djuric a formare il tandem d’attacco, dal canto suo Dionisi schierava Consigli in porta; Muldur, Chiriches, Ferrari e Kyriakopoulos in difesa; Maxime Lopez e Frattesi in mediana con Berardi, Raspadori e Traorè alla spalle di Scamacca. un attacco da far tremare i polsi ad una difesa che aveva già subito sessantuno reti.
Toccava alla Salernitana muovere il primo pallone della gara, passavano solo otto minuti ed i granata andavano in rete con Bonazzoli, che ribatteva in porta una palla respinta dalla traversa, la reazione neroverde tardava ad arrivare anche perché i granata pressavano costantemente i portatori di palla del Sassuolo che non riuscivano a costruire trame di gioco pulite, ma al ventesimo nella prima vera sortita verso la porta di Sepe, Veseli tardava a chiudere sull’out di destra permettendo a Kyriakopulos di crossare indisturbato verso il centro dell’area con Scamacca, che inspiegabilmente abbandonato dai due centrali batteva l’estremo difensore granata, il pareggio era una mazzata a livello psicologico per i ragazzi di Nicola che provavano a riordinare le idee non trovando però il bandolo della matassa, ed il Sassuolo ne approfittava al minuto trenta passando in vantaggio con uno splendido gol di Traorè, approssimativa anche in questo caso la chiusura di Veseli, subito il gol Nicola si vedeva costretto ad effettuare la prima sostituzione a causa di un problema fisico occorso ad Ederson sostituito da Radovanovic, poi la partita andava avanti senza grandi sussulti sino al quarantaquattresimo quando era proprio Radovanovic a sfiorare di testa la traversa su un calcio d’angolo battuto da Verdi, così si andava al riposo con i neroverdi in vantaggio.
Al rientro dagli spogliatoi Nicola, correggeva il suo errore iniziale sostituendo completamente la catena di destra, che era stata il vero tallone d’Achille per i primi quarantacinque minuti, inserendo Zortea e Perotti per Veseli e Kastanos, lasciando inalterato però l’assetto tattico, mentre Dionisi inseriva Tressoldi per Chiriches, passavano solo quaranta secondi ed era Raspadori a spaventare Sepe con un tiro che si perdeva sull’esterno della rete alla destra dell’estremo difensore granata, dopo pochi minuti stessa sorte toccava ad un tiro di Scamacca dal lato opposto, la gara poteva indirizzarsi a favore dei granata quando Raspadori si faceva espellere collezzionando due gialli in soli due minuti lasciando così la sua squadra in dieci uomini, ma nonostante la superiorità numerica la Salernitana non riesciva ad avvicinarsi alla porta di Consigli, anzi era Frattesi che impegnava con un colpo di testa Sepe costringendolo ad una difficile deviazione in angolo, tra il sessantanovesimo ed il settantesimo arrivavano altre sostituzioni, Nicola inseriva Ranieri e Mousset per Ruggeri e Verdi mentre Dionisi richiamava in panchina Scamacca inserendo Defrel provando così a sfruttare gli spazi che la Salernitana avrebbe concesso nel tentativo di recuperare il risultato, e dopo due minuti Djuric sfiorava il pari con un colpo di testa che passava a pochi centimentri dal palo alla sinistra di Consigli, ma il Sassuolo non stava a guardare ed al settantaseiesimo Muldur entrava in area dalla destra appoggiando una palla all’indietro per l’accorrente Frattesi che con un preciso destro colpiva la parte interna della traversa, arrivavano altri due cambi per il Sassuolo; dentro Henrique ed Ayhan fuori Traorè e Berardi, ma meritatamente al minuto ottantuno i granata pareggiavano grazie alla specialità di Djuric, il colpo di testa, subito il gol Dionisi richiamava in panchina Frattesi per inserire Harroui, ma a quel punto la Salernitana provava l’assalto finale, con Bonazzoli che non era fortunato visto che per ben due volte sfiorava la segnatura, ma non c’era più tempo e la gara si chiudeva sul risultato di parità.
Un pari che riduce le speranze di salvezza dei granata al lumicino visto che con i pareggi non si va molto lontano e la Salernitana non conquista l’intera posta all’Arechi da ben dieci turni, ma nonostante ieri ci sia stata un’assunzione di responasanbilità al termine della gara da parte del DS Sabatini, che ha fatto il mea culpa sulla campagna acquisti di Gennaio, noi crediamo che il vero colpevole della mancata vittoria di ieri sia stato il tecnico Nicola con le sue scelte di formazione, presentando una catena di destra che ha sofferto per i primi quarantacinque minuti, visto la prestazione disastrosa di Veseli e la poca propensione di Kastanos alla copertura in fase di non possesso, problema che si era già evidenziato nella trasferta di San Siro, inoltre non si compende per quale motivo sia stato lancianto nuovamente nella mischia Gyomber che è riuscito a far rimpiangere Dragusin, probabilmente se proprio si voleva dare un turno di riposo al centrale rumeno si poteva adattare Radovanovic al fianco di Fazio “Ballardini docet”, aggiungendo centimetri alla coppia centrale, ma si sa che con il senno di poi tutte le valutazioni diventano molto più semplici.
Ora la Salernitana è attesa dalla trasferta di Torino all’Allianz Stadium prima della sosta che servirà a riodinare le idee al tecnico per provare lo sprint finale e dare un senso al campionato dei granata da quì alla fine.